4NCI, la festa del basket per Davide Ancilotto

Intervista in esclusiva al presidente dell'associazione 4NCI, Marco Bianco
20.03.2017 13:12 di  Marco Garbin   vedi letture
Davide Ancilotto
Davide Ancilotto

Quando è la passione a spingere all’azione, allora i risultati sono spesso incredibili. Ed è la passione che, da quasi dieci anni, permette all’Associazione 4NCI di raccogliere attorno a sé campioni di oggi e di domani, in una grande festa del basket che si tiene ogni anno a pochi passi da Venezia.
Abbiamo intervistato il presidente dell’associazione, Marco Bianco, per scoprire quale sia il motore che ogni anno permette all’associazione 4NCI di realizzare un evento dal grandissimo seguito.  

Presidente grazie mille per darci l’opportunità di entrare nel dettaglio di un evento che ogni anno coinvolge numerosi appassionati di basket e che, per di più, ha una spiccata connotazione benefica: il 4NCI. Com’è nata questa iniziativa e come si è evoluta nel tempo?

Ringrazio voi per la disponibilità di far conoscere il nostro evento. Tutto è nato da una lunga e commossa lettera che un ragazzo, uno che gioca a basket, il 3 gennaio 2008 aveva scritto a FipExtraTime, sito di informazione cestistica attivo in quegli anni. La lettera ripercorreva le tappe della carriera di Davide Ancilotto e gli faceva gli auguri, perché quel giorno avrebbe compiuto 34 anni. A quella lettera, pubblicata ovviamente quel giorno stesso, seguirono decine di altre lettere da tutta Italia: chi ricordava Davide, chi mandava un articolo di giornale, chi una foto, chi gli aveva composto una poesia. Era già evidente che il mondo dello sport non aveva dimenticato "Anci". Nei giorni seguenti, l'allora capitano della Reyer Venezia, Massimo Guerra contatta il futuro staff di 4NCI chiedendo la disponibilità ad organizzare il memorial Davide Ancilotto, "perché se il ricordo svanisce mi fa male" disse quel giorno. Da allora abbiamo formato uno staff stupendo, e abbiamo continuato ad organizzare questo evento ma non come un memorial, più come una festa, una festa per Davide e per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo.
Da allora il 4NCI si è evoluto tantissimo, dai tornei 3-contro-3 al lato benefico con le numerose associazioni a cui diamo visibilità. Ora il 4NCI, giusto alla sua decima edizione, è un connubio di basket e solidarietà, il tutto ovviamente in memoria di Davide.

Chi ha avuto modo di conoscere Davide, il Baggio dei canestri com’era stato “battezzato” ricorda di lui soprattutto la determinazione e l’inesauribile talento che lo portò anche a vestire la casacca azzurra. Forse per premiare determinazione e talento i tornei 3-contro-3 s’incrociano con l’All Star Game?

Il nostro evento ha come punto l’essere un momento di aggregazione e di esempio per i giovani talenti di oggi. Ricordiamoci bene che nessuno nasce campione, ma solo chi lavora ed ha il talento può sperare di diventare un campionissimo come lo era Davide. 4NCI ha il dovere di dare la possibilità di far incontrare i giovani talenti di oggi con i loro beniamini, quei giocatori che visti in TV o sui giornali rappresentano per loro il grande traguardo da sognare. 4NCI dà la possibilità di giocare fianco a fianco a grandi campioni con l’unico ALL-STAR GAME che unisce professionisti e non professionisti, grandi campioni di oggi e di ieri insieme ai migliori giocatori dei tornei 3-contro-3 che ospitiamo.
4NCI ospita le categorie senior maschile, senior femminile e junior (under13-14-15) in una giornata di sole e playground tutta da vivere sui nostri campi al Parco Albanese di Mestre (VE). Allo stesso tempo vogliamo dare ai giocatori, o “ballers” come li chiamiamo noi, la possibilità di sognare, di potersi giocare sul campo i loro sogni. Ed è anche per questo che 4NCI è inserito in un circuito nazionale 3-contro-3 dove le nostre squadre vincenti partecipano alle finali nazionali streetball in un contesto di miglioramento del movimento streetball nazionale, dove anche grazie al 4NCI, siamo primi al mondo nel ranking FIBA.

Non solo sport, ma anche tanta solidarietà. Quali sono gli obiettivi raggiunti negli anni dall’Associazione 4NCI?

Fortunatamente la lista è incredibilmente lunga e ne andiamo molto fieri. Tutti i progetti solidali a cui abbiamo partecipato erano in collaborazione con realtà italiane impegnate in campi anche molto diversi tra loro: dal R.I.T.I il Registro Italiano Trombosi Infantili a YouAid attiva in Tanzania con la quale abbiamo dato una mano a costruire e inaugurare una scuola a Ulete; da AVAPO Junior Mestre per l’assistenza alle famiglia con casi di tumori infantili a Croce Verde Onlus Mestre con la quale abbiamo portato e portiamo ancora avanti un progetto di reperimento fondi per l’acquisto di un pulmino per il trasporto organi. E poi ci sono gli innumerevoli risultati sportivi. Dal 2008 ad oggi abbiamo fatto passi da gigante con 10 edizioni che ci hanno visti crescere nei numeri e nei risultati come mai avremmo pensato: siamo passati dalle 12 squadre iscritte del 2008 alle 52 del 2016; dalla singola categoria maschile della prima edizione alle 3 categorie della scorsa edizione; più di 15 campagne solidali portate a termine, quasi 1000 giocatori iscritti in nove edizioni; 224 squadre che hanno calcato Anciground; dai vice-campioni nazionali maschili del 2012 fino alla vittoria del titolo italiano femminile 3-contro-3 nel 2013 dove la nostra formazione femminile ha stravinto a Riccione.

Un territorio, quello veneziano, che vive il basket con sempre più passione ed entusiasmo. Ma cosa occorre al basket di casa nostra per poter sdoganare dal ruolo di “minor”?

Il veneziano ha fame di basket e forse il termine “minor” è quasi riduttivo. Per sdoganarlo servono progetti di sviluppo del territorio, nelle scuole, nelle strutture. Serve creare la mentalità cestistica. In questo la Reyer ha sicuramente dato un forte input a tutto il territorio e la serie A aiuta a percepire il basket. In fin dei conti siamo “minor” se pensiamo di esserlo, il nostro territorio ha molte più realtà importanti di quanto pensiamo. Parlo del mondo dello streetball, che è dove io respiro la palla a spicchi, e solo nella nostra provincia di Venezia ci sono almeno una decina di tornei 3-contro-3 di tutte le dimensioni. Intorno a noi è lo stesso, le province di Treviso e Padova hanno anch’esse un movimento streetball molto radicato nel tempo. Per diventare grandi serve visibilità, serve fare quel passo in avanti per far si che i ragazzi abbiamo voglia di giocare a basket e non solo guardarlo in TV. Servono idoli da imitare ma per creare gli idoli servono i progetti. E’ una catena di eventi che si alimenta solo con passione ed entusiasmo, e da noi ce n’è in abbondanza.

E l'entusiasmo si percepisce davvero, ogni anno a giugno, ammirando grandi e piccoli campioni festeggiare il basket durante il 4NCI. E ci piace pensare che il "nostro Davide" sia lo spettatore più attento ed entusiasta di questo piccolo, ma per molti versi grande, spettacolo.

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