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- "Caso" Laganà: parla Condello, GM della Viola

28.02.2017 18:52 di  Alessandro Palermo   vedi letture
ESCLUSIVA PB - "Caso" Laganà: parla Condello, GM della Viola

In queste ore sta facendo molto discutere l'approdo di Marco Laganà a Brescia, tornato in Serie A dopo appena 5 partite nella "sua" Reggio Calabria. Il ritorno a casa del playmaker calabrese è durato meno del previsto, poco più di un mese. Stando ai piani della Viola e dello stesso giocatore, Laganà sarebbe dovuto rimanere due anni ma le cose - come detto in precedenza - sono andate diversamente. L'ex Cantù e Biella lascia così la sua terra, per fare ritorno nel massimo campionato italiano. Sarà il cambio di Luca Vitali, ruolo che la Leonessa aveva ancora lasciato in stand by dopo l'addio di Marco Passera.

Laganà è passato dall'abbracciare il neroarancio di Reggio Calabria (firma datata il 18 gennaio scorso), a chiedere di essere ceduto. Una scelta curiosa, che ha lasciato perplessi molti tifosi ma anche molti addetti ai lavori, proprio come ci spiega in esclusiva Gaetano Condello: «Amici, colleghi di lavoro, in tanti mi hanno telefonato. Mi hanno chiesto cosa ha spinto il giocatore a chiedere la cessione - afferma il GM della Viola - non lo so neanche io sinceramente. Non ho ancora sentito Marco, non lo sento da due giorni. Ieri sera ho parlato soltanto con il suo procuratore (Riccardo Sbezzi, ndr), il quale mi ha chiesto la cessione del suo assistito. Mi ha spiegato i motivi, alcune cose le comprendo benissimo, ovvio però che qualche dubbio resta anche a me, non solo alle persone esterne a questa vicenda».

Una vicenda strana, che ci ha spinto infatti a vederci chiaro. Per questo la nostra redazione non ci ha pensato due volte e, specialmente dopo le parole velenose di Laganà su Facebook (leggi qui), abbiamo chiesto a Condello di darci una spiegazione.

Un passaggio delle parole di Laganà ci ha colpiti particolarmente, il giocatore fa riferimento a "promesse non mantenute", riferendosi alla Viola.
«Non ho letto le sue parole perché stavo lavorando ma qualcosa mi hanno riferito, me le andrò a leggere poi con più calma. Non mi capacito di questa cosa sinceramente, non so a cosa si riferisse con il termine "promesse"».

Avete firmato Laganà il mese scorso, riportandolo a casa. Sembrava un matrimonio destinato a durare molti anni, ed invece...
«Stando al contratto sarebbe dovuto restare qui due anni. Abbiamo firmato Marco sapendo che comunque aveva bisogno di tempo per recuperare la migliore forma fisica, non l'abbiamo preso di certo con la speranza che facesse la differenza in A2. Sapevamo cosa poteva darci, prima però doveva affrontare un percorso di crescita. Ormai è andata, io guardo sempre alla squadra e non ai singoli. Infatti sto già pensando a Ferentino... non penso a Laganà, penso a salvarmi».

Si aspettava andasse a finire così? Sulla carta sembrava una mossa intelligente, che poteva ridare entusiasmo sia alla piazza che al giocatore. I tifosi potevano rivedersi in lui, un reggino doc, e Laganà poteva riacquistare la giusta serenità.
«Esatto, era una mossa di mercato che avrebbe potuto aiutare entrambi. Marco, stando vicino alla famiglia, aveva l'occasione per tornare sereno e recuperare la forma fisica senza fretta. Riportarlo a Reggio Calabria mi ha reso felicissimo, lui è nato qui, poteva essere il posto giusto per ripartire».

Secondo lei, al momento, Marco è un giocatore da Serie A? Per gli acciacchi fisici forse, la scelta di tornare al piano superiore potrebbe essere un azzardo. Non sarebbe stato meglio rimanere in A2?
«Non è da Serie A, poi magari domenica gioca 25 minuti al fianco di Luca Vitali. L'ho visto giocare soltanto 5 partite ma non mi sembra a posto fisicamente. Paradossalmente farà meno fatica in Serie A comunque, rispetto alla nostra categoria».

Addirittura?
«In Serie A  è più facile per gli italiani giocare, ovunque ti giri ci sono atleti stranieri. In A2 è diverso».

Ringraziamo Condello per la disponibilità, augurandogli ogni bene, sia a livello lavorativo che non. Un grosso in bocca al lupo alla Viola Reggio Calabria, impegnata nella lotta salvezza del campionato di A2 girone Ovest.

"E' una società storica, la squadra della mia città. Sono felice di aver fatto questa scelta e di ripartire dalla Viola, accanto alla mia famiglia, dopo un periodo difficile. È la soluzione ideale per me e per la mia carriera". Questo virgolettato è del 19 gennaio scorso, parole pronunciate da Laganà a Radio Touring 104. Chissà cosa ha spinto il giocatore a cambiare idea, nel giro di così poche settimane...

Intervista a cura di Alessandro Palermo,
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