La NBA si prepara a fagocitare il mondo dei liceali, la nuova frontiera del business

La NBA si prepara a fagocitare il mondo dei liceali, la nuova frontiera del business

Business as usual. La crisi improvvisa del basket universitario, con gli scandali che hanno già travolto Rick Pitino, ex giocatori ed ormai ex agenti e che minaccia di allargarsi ogni giorno coinvolgendo una marea di Università, ha di fatto accelerato un processo che Adam Silver e la NBA avevano messo sotto studio da tempo: far crescere direttamente i liceali senza farli passare dalla NCAA.

Quello che non sarebbe stato argomento di discussione con il sindacato giocatori (NBPA) fino al 2023 o 2024 in base agli accordi vigenti, potrebbe divenire d'attualità e Michele Roberts, presidente del sindacato, secondo quanto riferisce ESPN, sarebbe pronta a dialogare. Ma le opzioni nel cassetto dell'ufficio di Silver non sono note nei dettagli.

Si parla di una academy, di un "rookie transition program" per la formazione fisica, mentale ed economica dei prospetti NBA. Che si è impegnata in discussioni con USA Basketball, che apre ogni anno camp per individuare i talenti più promettenti, ma spera anche di entrare in contatto con marchi di calzature pubblicitariamente sempre interessati alle figure emergenti. Qualcosa che vada oltre lo "one-and-done"; o l'anno sabbatico dei 18enni che scelgono l'Europa o la Cina; o l'uso del "two-way contract" tutti sistemi che si usano per bypassare l'Università in questo momento. La situazione è in rapida evoluzione e si attendono anche i risultati che una commissione presieduta dall'ex Segretario di stato Condoleeza Rice dovrebbe raggiungere per una riforma sel sistema universitario.