Claudio Toti "servono persone e idee nuove per il basket italiano"

Claudio Toti "servono persone e idee nuove per il basket italiano"

~~Claudio Toti viene intervistato da Valerio Vecchiarelli per il Corriere della Sera e il presidente della Virtus Roma rilascia la sua opinione sullo stato del basket italiano e sulla elezione di Minucci alla presidenza di Legabasket.


Presidente, ha la sua ricetta magica per il basket italiano? "No, e non sono io a dover inventare l'alchimia giusta. Il compito spetta a Lega e Federazione. Per questo sono stato contrario alla scelta di Minucci. Niente di personale, ma serve un segnale di discontinuità, idee nuove che possono venire a soggetti nuovi. Poi non ho capito la fretta dell'elezione: avevamo ancora sette mesi di tempo. Poi con le notizie di questi giorni la mia perplessità non può che aumentare. Se chi di dovere dovesse decidere che lo scudetto dello scorso anno non è stato regolare io lo prenderei volentieri... Il problema è che aprliamo di codice etico, di bilanci virtuosi e di spending review, ma poi nei fatti questi principi non vengono rispettati. Roma ha sempre fatto i conti con le proprie possibilità economiche e, forse, è stata costretta a disputare un torneo in cui non si giocava ad armi pari".


Futuro. "A Roma, se Acea non rinnoverà la sponsorizzazione, non vedo grandi prospettive. La crisi del Paese si ripercuote sul movimento e se grandi imprenditori sono usciti dal absket un motivo ci sarà. Mi piace l'idea di una televisione della pallacanestro italiana di Petrucci, se ben supportata potrebbe essere uno strumento utile per aumentare la visibilità. Sarebbe opportuno ragionare su come dare una mano a chi è in difficoltà riducendo i costi federali e le altre penalizzazioni che incombono sulle società. Su roma lancio l'idea di una grande polisportiva con due squadre iscritte nei massimi campionati, sul modello di altre grandi capitali europee. Poi andiamo a vedere le strutture e si scopre che giochiamo nel palazzetto pensato per le Olimpiadi del 1960. Che sarà pure un'opera d'arte, ma paga il dazio alla sua anzianità in termini di comfort per il pubblico e servizi per lo spettacolo"

Deluso come investitore nel basket? "Devo constatare come, malgrado tanti sforzi, la Roma del basket non sia cresciuta. La domada è inevitabile: è solo un problema della mia città? O il basket ha perso di appeal, visibilità, capacità di emozionare?"