Procida sui giovani italiani all'estero: "Quello che succede è sotto gli occhi di tutti"

Procida sui giovani italiani all'estero: "Quello che succede è sotto gli occhi di tutti"
© foto di Alba Berlino / EL

Gabriele Procida ha parlato a Il Corriere del Bologna in vista della gara di oggi al PalaDozza dove con l'Alba Berlino sarà ospite della Virtus Bologna. Il classe 2002 ha parlato della scelta di approdare in Germania la scorsa estate. “Qui sento la fiducia dell’allenatore e del club: credono in me. In quei pochi mesi non sono cambiato molto, avevo già qualcosa dentro e serviva qualcuno che mi aiutasse a metterlo in pratica sul campo con spazio e opportunità. Della Fortitudo seguo la pagina del club e dei tifosi sui social. La cosa che mi manca di più è il tifo della Fossa, l’ambiente che creano al PalaDozza: ci ho pensato proprio l’altro giorno vedendo i video della partita con Forlì".

Su altri due azzurri andati all'estero in cerca di spazio, ovvero Mannion e il suo compagno di squadra Spagnolo, Procida ha aggiunto: "Anche Mannion come me e Spagnolo è espatriato per avere spazio? Quello che succede è sotto gli occhi di tutti. Tutto sta nel credere nei ragazzi e dare loro l’opportunità di crescere tollerando qualche errore ma lavorando per migliorare durante la settimana".

L'ex Cantù e Fortitudo ha anche detto di essere stato vicino alla Virtus in passato. "Nel 2018-19 ero andato a giocare il torneo giovanile dell’Eurolega con la Virtus e avrebbero voluto portarmi lì per aggregarmi anche alla prima squadra. Poi tutto è saltato per un cambio nella dirigenza, è tornato l’interesse l’anno dopo, ma ho preferito restare a Cantù dove potevo avere minuti. Credo di aver fatto la scelta giusta. Essere in una squadra con campioni come Teodosic e Belinelli mi sarebbe servito tantissimo in allenamento ma non avrei mai visto il campo".