Verso Italia-Ungheria, Sacchetti: “La pressione fa parte dello sport, i ragazzi sono carichi”

“È giusto giocare questa gara sentendo la pressione. Fa parte dello sport. I miei ragazzi sono carichi”. Queste le parole di Meo Sacchetti nella Conferenza di presentazione di Italia – Ungheria, ultima gara casalinga degli Azzurri nelle finestre di Qualificazione a FIBA World Cup 2019.

“All’andata l’Ungheria ci ha messo in difficoltà – ricorda Sacchetti -, hanno dei buoni tiratori. È una partita importante, lo sappiamo bene, ma i miei sono giocatori di carattere, una dote che in incontri come questi può risultare più decisiva del talento”.

Ad una vittoria dal Mondiale in Cina, il coach fresco vincitore della Coppa Italia con la Vanoli Cremona torna nella “sua” Varese, dove da giocatore ha trascorso otto stagioni e di cui da domani sarà cittadino onorario con l’evento ‘Romeo e Varese: storia di un grande amore’. “Questa città è stata la culla della pallacanestro. Negli anni ’70 la Pallacanestro Varese ha disputato 10 finali di Coppa dei Campioni, vincendone 5. La storia è una parte importante del nostro sport. E Varese è la storia del basket”.

Cominciato alle ore 13.00, durante il raduno di Varese lo staff tecnico della Nazionale preparerà le partite con Ungheria (22 febbraio, ore 20.15) e Lituania (25 febbraio, ore 19.30 italiane). A disposizione da subito Amedeo Della Valle, che ha raggiunto gli Azzurri già da quest’oggi, mentre gli altri due giocatori dell’Olimpia Milano, Jeff Brooks e Andrea Cinciarini, si aggregheranno dopo la partita di Eurolega contro il Maccabi Tel Aviv di giovedì 21 febbraio. “Le prime valutazioni spettano allo staff medico – continua Sacchetti - che ci comunicherà come stanno i ragazzi. Poi abbiamo tre giorni per preparare una partita che sappiamo essere importantissima. Qualificati anche se perdiamo? Quello che ho sempre cercato di trasmettere alla squadra è di pensare a una partita alla volta, senza vedere quello che succede sugli altri campi”.