Cremona, una festa e tanti dubbi

La squadra di Gresta festeggia la salzvezza al PalaRadi contro Biella, con la speranza di poter partecipare al massimo campionato anche nella prossima stagione.I piemontesi salutano la Serie A dopo 12 anni
Fonte: QS
Luigi Gresta
Luigi Gresta

CREMONA - Si chiuderà con la standing ovation "chiamata" da Charly Bocchi (speaker del PalaRadi) e dal conduttore televisivo Giacomo Iacomino, la stagione della quarta salvezza cremonese in serie A, e dell'arrivederci alla massima serie dell'Angelico Biella dopo 12 stagioni consecutive nella Lega. Un'amarezza che farà a pugni col clima di festa che invaderà l'impianto della Vanoli. Partita senza nessuna conseguenza pratica, essendo i rispettivi destini decisi da tempo: quello che è rimasto dei piemontesi contro la lanciatissima Cremona, che in caso di vittoria chiuderà il bilancio di coach Gresta con 11 vittorie e altrettante sconfitte, numeri impensabili alla vigilia della stagione. Squadra al gran completo, con lo "storico" infortunio di Harris che farà partire in quintetto capitan Conti, e l'impie go di Stipanovic da decidere all'ultimo, causa contrattura alla coscia sinistra che l'ha reso indisponibile per le ultime sedute in palestra. Atteso quindi maggior spazio per Kotti e Cazzaniga, stante la certezza di Peric nel ruolo di ala forte. E minuti per i giovani Fontana, Belloni, Speronello.


CREMONA non poteva chiedere nulla di più a una stagione che, a settembre, la vedeva nettamente ultima nelle previsioni degli esperti. Tra mille vicissitudini (arrivo di Vitali a una settimana dall'inizio del torneo, taglio di Porzingis, firma di Peric, esonero di Caja, firma di Chase, infortuni di varia natura), la squadra era virtualmente salva a fine girone d'andata, dopo il +33 nel match di Biella. E contro la stessa Angelico si chiude oggi il cerchio, in attesa della solita estate di passione: Cremona si iscriverà al prossimo campionato?

Michele Gerevini