Lega A - Sassari, Pasquini "La difesa nel secondo tempo ha cambiato la nostra prestazione"

Lega A - Sassari, Pasquini "La difesa nel secondo tempo ha cambiato la nostra prestazione"

Sala stampa per il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini che commenta così la gara che ha visto prevalere Sassari sulla Segafredo Bologna dopo una autentica battaglia da playoff: “Partita dura, da playoff. Lo sapevamo, c’era una grande posta in palio e soprattutto era importante per noi continuare a vincere in casa giocando partite solide. Abbiamo avuto problemi nei primi due quarti a livello offensivo, perché giocavamo accelerati nell’esecuzione ma quando loro ci chiudevano la possibilità di andare in transizione facevamo fatica a raggiungere i nostri obiettivi. Questo ci ha fatto calare in alcune situazioni a livello difensivo e abbiamo subito alcune transizioni molto semplici. Nel secondo tempo è cambiato tutto, abbiamo fatto 4-5 difese rapide veramente toste nel terzo quarto, da lì abbiamo preso fiducia anche a livello offensivo. Molto bravi i ragazzi a tenere duro nel momento in cui c’era da fare lo step per portarsi avanti e poi ci siamo davvero sciolti, abbiamo giocato la nostra pallacanestro. E’ stato molto bravo Baioni dalla panchina, bravi i giocatori a fare in modo che nell’ultimo quarto si vedesse quello che è il nostro potenziale quando giochiamo liberi di testa”.

A specifica domanda dei giornalisti sulle scelte arbitrali il coach risponde: “Gli arbitri devono capire che devono avere rispetto, è molto semplice. Credo che questo pubblico e questa società lo meritino. Ci siamo trovati nella situazione in cui la squadra torna dentro da -15, fa due difese incredibili e si interviene in quella maniera?. Non ci sto, per un motivo, principalmente: qui la gente segue molto la Dinamo, la nostra società è un modello a livello europeo e se certo questo non vuol dire pensare di avere favoritismi, altrettanto certamente si pretende rispetto, non può accadere quello che è accaduto nei primi 6 minuti del terzo quarto. Non accetto la mancanza di rispetto verso chi lavora”.