Moretti: "Nel terzo quarto ci siamo disuniti, è una sconfitta amara"

Moretti: "Nel terzo quarto ci siamo disuniti, è una sconfitta amara"

Inizia facendo i complimenti a Bologna la disamina di Paolo Moretti sul match della Unipol Arena: "Non ho potuto per ovvie ragioni farlo in campo -dichiara il coach biancorosso- e quindi i complimenti a coach Valli, al suo staff e ai giocatori della Virtus li faccio qua. E' stata una partita molto equilibrata nel primo tempo, che abbiamo chiuso con un vantaggio forse minore di quello che avremo meritato, anche a causa di episodi sfavorevoli, poi nel terzo quarto siamo stati sopraffatti dai nostri avversari, dal loro atletismo, dalla loro qualità, e non siamo riusciti a reagire, anche perché abbiamo provato a farlo in maniera individuale, estemporanea, senza giocare di squadra, senza muovere la palla ma palleggiando molto. La gara si è decisa tutta in quei dieci minuti-spiega Moretti- perché non abbiamo più avuto né la forza, né la lucidità per rientrare in partita. E' una sconfitta amara, perché giunta di fronte a tantissimi nostri tifosi: questo rende ancora più deludente la nostra prestazione: sono state decisive, credo, sia le basse percentuali, frutto di scelte sbagliate, sia i tantissimi errori commessi che hanno dato fiducia a Bologna togliendola a noi".

A livello tattico Moretti ha provato diversi assetti nel secondo tempo, ma nessuno è risultato soddisfacente: "Abbiamo cercato con diversi setup nel terzo periodo -conferma il coach- ma nessuno ha funzionato, né con gli americani, né con gli italiani. Dovevamo muovere di più la palla, invece che soffermarci sul palleggio, ma non l'abbiamo fatto, e questo ha prodotto anche una minore efficacia offensiva e percentuali da fuori troppo scadenti".

Sul capitolo arbitri, il coach non spende parole: "Sono stato espulso per due tecnici, il primo meritato, il secondo frutto anche della frustrazione per un evidente errore del tavolo a fine primo tempo -spiega Moretti- sul quale ho avuto un faccia a faccia con l'arbitro, ma quando perdi di ventitre punti diventa antipatico e poco serio parlare di errori arbitrali".