Dura lezione del Belgio all'Italbasket 76-57

orrenda serata al tiro, con tutte le migliori bocche di fuoco a secco
17.08.2013 23:44 di  Umberto De Santis   vedi letture
Dura lezione del Belgio all'Italbasket 76-57

Uno stop forse non previsto per la Nazionale Azzurra dopo i trionfi effimeri della Trentino Cup. Un bagno di umiltà nato da un approccio forse approssimativo, da una sottovalutazione dell'avversario, che pure ha buoni giocatori visti anche in Italia. Subito l'atteggiamento sbagliato costa caro: Marco Belinelli si ritrova due falli sul groppone ad appena 40 secondi dall'inizio. Dopo tocca a Travis Diener e poi a Gigi Datome, ma il bonus presto raggiunto non può essere una scusa per una squadra con dodici titolari. come nemmeno la mancanza di un Cinciarini che avrebbe fatto comodo. Il 6/6 nel tiro da tre. di cui tre autore Sam Van Bossom, mette il Belgio nel ruolo della lepre, e il tiro azzurro mai riuscirà a raddrizzare la gara. L'Italia ci prova, ma senza troppa precisione.

Chiuso il primo quarto 29-15 e subito il – 16 (31-15 all'11') Pianigiani capisce che bisogna provare a cambiare registro in difesa, visto che l'attacco latita. La zona sembra un toccasana contribuendo a lasciare a secco gli avversari, l'attacco dà buoni risultati con Aradori, Poeta e Gigli (entrambi con due giochi da tre), tanto che l'Italia si accomoda al riposo lungo recuperando 9 punti ai padroni di casa (40-33 all'intervallo).

Ma i ragazzi di Pianigiani, senza la spinta del pubblico amico, rientrano scarichi in attacco, dove le cose che sembravano raddrizzate riprendono in negativo. La difesa tiene, ma i tiri aperti sbagliati a ripetizione vanificano le soluzioni tattiche del coach. con i minuti aumenta anche la fiducia del pubblico che spinge il Belgio, con Loieski e Beghin cui viene tutto troppo facile. L'Italbasket va a fondo con un parziale di 13-4 (53-37) che al 29' vale un -19 (58-39) rassicurante per Tabu & C.

Però i padroni di casa non sono superiori, e la parola fine dell'incontro è ancora tutta da scrivere. Piano piano , nonostante i pasticci in attacco (come dimostra un eloquente 1/15 da tre) gli italiani hanno ancora la forza di trovarsi al 35ì sotto di appena 12 punti: il Belgio si difende con i denti e con tanti falli (22/30 ai liberi per l'Italia, mentre per gli avversari solo 10/20). Ma manca il guizzo, il giocatore risolutore con la serata magica per riaprire l'incontro, che il coach Eddy Casteels riesce a controllare fino al fischio finale, grazie a due provvidenziali triple scacciacrisi. I problemi nascono in attacco, se solo Datome va in doppia cifra ...

Belgio-Italia 76-57 (29-15; 40-33, 60-44)

Italia. Cavaliero ne, Mancinelli 6 (3/6, 0/3), Poeta 4 (1/1, 0/1 da tre), Melli 1 (0/1), Vitali 3 (0/2, 1/1), Cusin* 4, Datome* 12 (4/7, 0/2), Diener * 2 (1/4, 0/1), Gigli 7 (2/4), Rosselli, Magro ne, Cinciarini ne, Belinelli* 5 (1/4, 0/6), Gentile* 4 (2/9), Aradori 9 (2/4, 0/1). Allenatore Simone Pianigiani. Assistenti Luca Dalmonte, Mario Fioretti.

Belgio. Lojeski* 19 (5/8, 2/2), Van Rossom* 18 (1/3, 4/7), Beghin* 16 (6/10, 1/2), Hervelle* 4 (1/3), Mwema 2 (1/5), Tabu* 10 (2/4, 2/5), Serron 4 (2/6), Muya (0/1, 0/1), Dressen ne, Gillet, Massot (0/1), Driesen 3 (0/2, 1/2). Allenatore Eddy Casteels.

Arbitri: Delestree, Oved, Trawick
Note: Antisportivo a Datome (42-35 al 21')
Tiri. T2 Ita 16/42, Bel 18/43; T3 Ita 1/15, Bel 10/19; TL Ita 22/30, Bel 10/20. Rimbalzi: Ita 32, Bel 40. Assist: Ita 7, Bel 19
Parziali: 5' 11-4; 15' 36-22; 25' 53-37; 35' 62-48.