Euroleague: Milano sbanca il parquet del Nizhny Novgorod con lo stellare Samuels e un gioco di squadra possibile

26.02.2015 20:00 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Euroleague: Milano sbanca il parquet del Nizhny Novgorod con lo stellare Samuels e un gioco di squadra possibile

Vincere per sperare, ma anche vincere per convincere se stessi e i propri tifosi. Partita ad alta tensione in quanto cruciale per entrambe le formazioni e le loro aspirazioni di Quarti di Finale. Per lEA7 c’è anche la scimmia della brutta sconfitta interna contro il Nizhny all’andata a Milano. Spalle al muro quindi l’Olimpia a un passo dal fallimento in Europa: Banchi ridisegna una squadra diversa, meno impulsiva, capace di distribuire 20 assist. Latente il tiro da tre, con la maledizione su Hackett, si punta a sfruttare meglio il giamaicano Samuels, che andrà oltre tutte le previsioni: 36 punti con 14/16 da due, 8/11 ai liberi, 9 rimbalzi, 12 falli subiti, 1 assist e 47 di valutazione. Bene il pivottone a giocare con pazienza e rimandare la palla fuori in attesa di aggiustare la posizione sotto canestro, bravi i compagni a non forzare oltre il lecito con tiri improbabili. E ad alzare la qualità difensiva procurandosi contropiedi, visti poche volte quest’anno. Così vengono fuori i limiti degli avversari russi che a parte lo straordinario Rochestie da 21 punti e 6 assist, subiscono la pessima serata di Thompkins (4 su 13 al tiro con 0/5 nelle triple) e vedono limitato l’apporto dello spauracchio Parakhouski, che sfiorisce nel giro di un quarto di gara.

Parakhouski è il primo problema dell’Armani in terra russa. Il pivot del Nizhny è ingombrante anche per Samuels che però al 3’ porta Milano sul 5-6. Batti e ribatti, Antonov ha nelle mani la tripla del 12-10 al 5’, ma è sempre il giamaicano a pareggiare: già 8 punti all’attivo. L’ex Siena Rochestie mette due liberi davanti all’ex compagno Hackett, che nell’azione seguente replica con i liberi del 14-14, col Nizhny che va in bonus. L’Olimpia alza appena il ritmo in difesa, e nasce un break 0-7 chiuso da Thompkins. Un’altra a zione fallita del Novgorod costringe il tecnico a chiamare timeout, ma dopo il contropiede vincente di Hackett 16-23 con 2’30” sul crono del primo quarto. La rotazione frnetica dei russi in campo però offre il destro all’ennesimo contropiede meneghino, che Samuels non spreca mai: 8/8, 16-27 al 9’. In chiusura Cerella manda in lunetta Khvostov, Ragland perde palla ma il Nizhny si ferma qui 18-27.   

Melli comincia mandando Parakhouski in lunetta, 20-27, ma Ragland gioca un ottimo pick’n’roll con James. Il piano gara di Banchi viste le premesse dell’andata, sembra riuscire anche con qualche affanno e Cerella ne approfitta 23-32. James si fa stoppare da Antonov (che in attacco va in doppia cifra) e sul contropiede russo Banchi chiama il suo, di timeout. La tripla di Khvostov al 14’ fa 28-34, ma il rientrato Samuels torna a segnare dalla lunetta. Al 15’ Rochestie realizza pur subendo la pressione ospite, ma il flopping di Parakhouski viene sanzionato dagli arbitri, ma Milano ha perso smalto in attacco e la tripla di Taylor Rochestie (che fallisce il libero supplementare) vale il -3. Per fortuna c’è Samuels che arriva a 19 punti personali al 16’: nessuno dei giocatori russi che si alternano su di lui riesce a mettergli un bavaglio. Per Banchi c’è un solo schema che riesce sempre: palla dentro al giamaicano e l’Olimpia ritorna a +12, anche per la tattica suicida del Nizhny che non raddoppia mai Samuels in area. Kuksis trova un’entrata vincente con 1’50” all’intervallo, ma Kleiza forza e segna la prima tripla milanese 35-50. Baburin in lunetta e Khvostov col buzzer beater dall’arco mandano al riposo il Novgorod con qualche speranza sul 40-50 in uno dei pochi momenti distratti dell’EA7 finora.  

Quindi si riparte con Samuels a 27 punti, il problema di coach Bagatskis.  Khvostov riparte con un gioco da tre punti e altri tre dall’arco di Kuksis: nel mezzo il tiro dalla media di Hackett 46-52 in un minuto. Alza il livello difensivo il Nizhny e dopo l’entrata di Rochestie Brooks perde palla malamente da solo: 48-52 e primo tempo buttato quasi via in un amen. Errore in attacco dei russi e Brooks si fa perdonare, ma Taylor Rochestie è on fire 50-54 al 23’. Milano decide di rimettere la palla nelle mani di Samuels, 50-56 dopo quasi due minuti mentre il Nizhny commette errori clamorosi e si dimentica Ragland 50-58. Rochestie e Khvostov rimettono in carreggiata i russi al 17’ riportandoli a -4, ma Samuels è affidabilissimo stasera e con i primi due punti di Moss fa +8. Melli conserva il divario 56-64 al 30’.

E’ sempre il centro della Giamaica a segno, poi Moss perde palla due volte da rimessa da fondo in attacco. Baburin realizza cinque punti in fila 61-66 ma il Novgorod si riempie di falli per contenere Samuels in difesa e in attacco sparacchia a vuoto. Fino a Baburin che piazza la tripla del -2 con le riserve russe in campo e infiamma il pubblico al 33’. Samuels Santo Subito risolve i tiri affrettati di Brooks e Kleiza e con un gioco da tre punti fa 64-69. Ma subito dopo Thompkins gli restituisce il gioco e siamo ancora -2 al 35’. Tap-in di Brooks, ma il rientrato Rochestie si procura due liberi ai danni di Cerella 69-71. Ora la marcatura su Samuels è più attenta, ma il centro manda al ferro Kleiza che subisce fallo e fa due su due con 4’25”. Lunga azione ripetuta dell’Olimpia poi Hackett segna una tripla fondamentale (siamo 2 su 16 dall’arco!). Bagatskis ferma tutti col timeout,  sul 69-76. Ne esce fuori Thompkins con un gioco da tre punti, purtroppo per il Nizhny Cerella esce con un facile contropiede, poi Baburin accusa la fatica col tiro corto. Rochestie con 1’20 accorcia ma MarShon Brooks trova una bomba mentre Banchi rimette sul cubo dei cambi Samuels per Melli. Ma siamo vicini ai titoli di coda: Rochestie forza la tripla, fallendola, e sul rimbalzo Kleiza in lunetta fa due su due 74-83 con 36 secondi sul cronometro. Si chiude 76-85 con la migliore Armani della stagione, forse l’unica risposta possibile dopo la debacle in Coppa Italia.