A2 - Per Cantù una vittoria imperfetta (e come tale preziosa) su Torino

18.10.2021 15:15 di  Paolo Corio  Twitter:    vedi letture
Trevor Allen.
Trevor Allen.
© foto di Francesco Iasenza

C’è chi sostiene (e per indole siamo tra quelli) che nello sport come nella vita si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie. Secondo coach Marco Sodini, al quale diamo altrettanto ragione, si può comunque imparare anche da certe vittorie, come per esempio quella ottenuta da Cantù contro Torino per 83-78. Chiamiamole allora vittorie imperfette (proprio come il titolo del bellissimo libro di Emiliano Poddi, che nulla c’entra con questa A2 ma che vi invitiamo a leggere se considerate il basket qualcosa che va oltre il basket): successi conquistati a dispetto di tanti errori, che insegnano però a migliorarsi in chiave futura. 

Nell’immediato, tuttavia, rimane solo la sensazione che la Cinelandia-Acqua San Bernardo abbia chiuso la partita quando ha finalmente deciso di giocare sul serio. Ovvero in quei 4 minuti finali in cui Robert Johnson (18 punti, 6 assist) e soprattutto Trevor Allen (22 punti, 12 dei quali nel finale, incluse due triple determinanti) sono usciti dall’intermittenza avuta fino a quel momento per dare una scossa vincente. Intermittenza loro, ma a dire il vero anche di tutta la squadra, la cui tensione agonistica è stata tenuta alta per tutto il match dall’una e dall’altra parte del campo dal solo Luigi Sergio (13 punti, con 3/4 nelle triple, un oceano di difesa e il canestro in tap-in del 71-72 da “Oscar del Lottatore”). Tra i positivi impulsi elettrici inviati al tabellone del PalaDesio vanno poi anche annotati quelli di Francesco Stefanelli, che nel terzo quarto mette a segno ben 9 dei suoi 15 punti finali e contribuisce in maniera sostanziale al +5 (66-61) del 30° minuto, a dispetto di una Reale Mutua Torino che pare sempre in procinto di poter prendere l’inerzia del match.

(foto di Francesco Iasenza)

Anche se poi, come già scritto, tutto si risolve solo nei quattro minuti finali, quando Cantù prende il comando delle operazioni facendo tutte le mosse giuste sul perimetro. Perché anche se le statistiche parlano di un perfetto equilibrio nel colorato (66,7% nei punti in area per entrambe le contendenti) e di una vittoria di misura per i brianzoli a rimbalzo (33-32), è indubbio che la squadra di coach Sodini abbia pagato dazio sotto canestro più del dovuto. E se nulla si può chiedere in più a un Marco Cusin (4 punti e 2 rimbalzi in 13’) da considerare non solo un sostituto temporaneo dell’infortunato Ilia Boev, e se Matteo Da Ros bilancia i miseri 2 punti a referto con 10 rimbalzi, 4 assist e due palloni recuperati sempre in 29’, una maggiore assunzione di responsabilità può invece essere pretesa da Jordan Bayehe (6 punti, 3 rimbalzi in 29’).

(foto di Francesco Iasenza)

Coach Sodini invita alla pazienza, sicuro che il centro camerunense di formazione italiana presto rivelerà tutto il suo potenziale. Da parte nostra ne siamo altrettanto convinti e abbiamo invitato più volte alla stessa pazienza già nella scorsa stagione oltre che in questa, ma Bayehe deve riuscire a scrollarsi di dosso il prima possibile le sue incertezze. Senza paura di osare e sbagliare: perché esistono anche le prestazioni imperfette. E forse sono addirittura quelle che valgono di più. (Paolo Corio)