Cantù: terza sconfitta di stagione con Piacenza e una sola avversaria

30.01.2023 07:49 di  Paolo Corio  Twitter:    vedi letture
Cantù: terza sconfitta di stagione con Piacenza e una sola avversaria
© foto di Francesco Iasenza

Terza sconfitta di stagione per Cantù per 79-89 contro un'Assigeco Piacenza che merita di uscire a braccia alzate dal PalaDesio. Come certifica anche il fatto che più volte abbiamo visto coach Salieri girarsi verso la panchina e chiedere a tutti di stare calmi: segno che il piano partita stava andando proprio come previsto, forse addirittura meglio del previsto.

Se gli ospiti non hanno rubato nulla, con McGusty (23 punti, 3 assist) e il canturino di formazione Cesana (19 punti, 9 assist) a firmare più di tutti la vittoria, tanto ha pesato anche la “blue Sunday” dell’Acqua San Bernardo, la cui scarsa efficienza difensiva s’è riflessa - come da regola non scritta del basket - in un’altrettanto deludente prestazione offensiva contrassegnata da uno scarso 41,9% da due (18/43) e da un insufficiente 37% da oltre l’arco (10/27).

A fine match Meo Sacchetti si prende la colpa di come ha giocato la squadra e anche per questo siamo certi che il coach brianzolo è il primo a sapere quale sia la vera avversaria di Cantù in questa seconda stagione di A2: sé stessa. Sì, perché l’Acqua San Bernardo non è fortunatamente partita con gli iperbolici proclami che hanno negativamente contraddistinto la prima avventura alla caccia della promozione, ma quando non ha preso sottogamba gli avversari ha sinora dimostrato di poter gestire l’inerzia di ogni sfida, mantenendo la testa della classifica dalla prima giornata e infilando una serie di 12 vittorie consecutive (senza contare il netto successo su Udine nei quarti di Coppa Italia)  fino alla sconfitta di Treviglio di due settimane fa. Due sconfitte in due settimane, appunto: se due indizi non fanno ancora una prova, devono però invitare a riflettere sulla necessità di ritrovare quella consapevolezza dei propri mezzi e soprattutto quella cattiveria agonistica che fanno sempre la differenza.

Se poco si può imputare ai due “stranieri” Rogic (19 punti, 7 assist) e Hunt (15 punti, 9 rimbalzi, 4 assist) nella sconfitta contro Piacenza (nelle cui fila hanno brillato anche un Skeens da 10 punti e 14 rimbalzi e un Maschi da 14 punti, 7 dei quali nella volata finale), tanto si può invece chiedere in più agli italiani dell’Acqua San Bernardo in vista dei futuri impegni, a partire dalla prossima trasferta di Agrigento. Perché contro Piacenza bisogna attendere tre quarti prima di vedere il primo canestro di Baldi Rossi (8 punti, tutti nell’ultima frazione) e perché i 10 punti di Nikolic nascondono un impatto molto meno fisico del solito sul match e i 10 con 3 assist di Bucarelli (al netto di un brutto colpo al volto subìto nella seconda frazione) non sono accompagnati dall’intensità difensiva ai quali l’esterno di Cantù ci ha ormai abituati. E ancora meno raccontano i tabellini di tutti gli altri.

Niente drammi, comunque. Un grande “ex-nemico” di Cantù, coach Dan Peterson, diceva che nel basket “gennaio è un mese fatto di solo lunedì”. Come quello da cui devono ora ripartire capitan Da Ros e compagni. (Paolo Corio)