Finals, Top&Flop gara-5: LeBron commovente, Curry e Durant spietati

13.06.2017 17:38 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Finals, Top&Flop gara-5: LeBron commovente, Curry e Durant spietati

I Golden State Warriors sono campioni, secondo titolo NBA in tre anni per la franchigia di Oakland, al quinto successo della loro storia. Di seguito i "Top&Flop" dell'ultima partita della stagione, i migliori ed i peggiori di gara-5 delle Finals, quella che ha decretato la sconfitta di LeBron James e soci. Cleveland deve arrendersi di fronte allo strapotere offensivo (e difensivo) degli Warriors, abdicando così il trono dopo il trionfo dello scorso anno. L'MVP delle Finals va a Kevin Durant, e non poteva essere altrimenti, al primo anello della sua straordinaria carriera. Questo prestigioso premio l'avrebbero meritato anche Klay Thompson e Stephen Curry ma darlo a tutti e tre non era possibile. Il primo l'avrebbe meritato per una difesa ai limiti della perfezione, risultando fondamentale nelle quattro vittorie di Golden State (4-1). Il secondo, invece, per aver ricoprto allo stesso tempo sia il ruolo di leader che quello di direttore d'orchestra, riuscendo a vendicare la batosta del 2016. Onore ai Cavaliers ma sul trono ci vanno quelli in maglia gialloblù.

GOLDEN STATE
TOP - Kevin Durant, voto 10
MVP delle Finals, come è giusto che sia. Premio meritatissimo, guadagnato con il sudore e con una media oltre ai 35 punti, figlia di ottime percentuali: 56% dal campo e 47% da tre. In cinque gare segna 176 punti, dominando la scena a suon di triple (pazzesche perché prese quasi tutte da fermo, senza ritmo e con il difensore addosso) e schiacciate. Nel match che consegna il titolo ai suoi Warriors segna 39 punti, catturando 7 rimbalzi, con 5 assist. 14/20 dal campo, 5/8 dall'arco. Prestazione mostruosa, l'ennesima. Dopo la decisione della scorsa estate di allearsi con i più forti, per provare finalmente a vincere un titolo, aveva quasi tutto il mondo contro. Alla fine ha vinto lui, dopo un'annata molto difficile soprattutto a livello psicologico. Bravo due volte.

TOP - Steph Curry, voto 9.5
In queste Finals ha giocato una pallacanestro totale, decisivo su entrambi i lati del campo. A sorprendere maggiormente è stata la sua grinta a rimbalzo, riuscendo a prenderne addirittura 8 di media nelle cinque gare disputate. Tanti per uno come lui, che sfiora la tripla doppia ad allacciata di scarpa, segnando quasi 27 punti a partita, con 9.4 assist e - appunto - 8 rimbalzi. Ieri altra prova sontuosa da 34 punti, 10 assist e 6 rimbalzi, con 10/20 dal campo nonostante un inusuale 2/9 da tre. Dalle Finals deludenti dello scorso anno, ad una serie finale a dir poco stupefacente. Metronomo della squadra, ha dettato tempi e gioco. Quando Golden State cambiava le marce, c'era sempre lui di mezzo, pronto a sfrecciare davanti ai Cavaliers.

TOP - Andre Iguodala, voto 8.5
Avremmo dovuto scegliere due migliori e due peggiori per squadra ma l'unico a stonare in casa Golden State è Zaza Pachulia e, vista la prova sorprendente dell'ex Philadephia, ci sembrava giusto premiarne un terzo. Disputa una gara-5 impressionante, sulla falsariga delle Finasl del 2015, dove venne eletto MVP. Segna 20 punti con 9/14 dal campo, meritandosi tutta la fiducia di coach Steve Kerr, che lo lascia sul parquet per 38'. Non a caso chiude con il miglior plus minus della squadra (+18) insieme a Draymond Green. Oltre a questo ci aggiunge una gran difesa su LeBron James, senza di lui "Il Re" ne avrebbe potuti segnare 80.

FLOP - Zaza Pachulia, voto 4.5
In 10' fa registrare più palle perse (2) che canestri (zero), risultando dannoso per la squadra in svariate situazioni. Coach Kerr capisce che con lui in campo perderebbe la partita (-10 di plus minus, il peggiore), decidendo dunque di levarlo prima che sia troppo tardi. Alla fine la scelta di giocare senza centro di ruolo si rivela, ancora una volta, azzeccatissima per questi Warriors. Si mette comunque l'anello al dito, eroe di un'intera nazione, la Georgia.
 

CLEVELAND
FLOP - Deron Williams, voto 2
Impresentabile a questi livelli, e pensare che fino a sei anni fa era un fenomeno. Escludendo la stagione da rookie, nelle sue prime 8 stagioni NBA viaggiava a 18.6 punti e 9.9 assist di media, cifre che oggi sarebbero impossibili da raggiungere. In 12' in campo fa più danni della grandine: zero punti, 2 palle perse ma soprattutto non ne azzecca una in difesa. Trottarella in campo, dalla corsa sembra persino un 50enne.

FLOP - Kyle Korver, voto 3.5
Da un giocatore della sua esperienza ci si aspettava molto di più in queste Finals, deludente e sempre fuori dalla partita, eccezion fatta per gara-3, dove aveva ben impressionato. In gara-5 non riesce a sbloccarsi in attacco (salvo una tripla, capirai) ma il peggio di se lo da in difesa, dove commette errori da pivello.

TOP - JR Smith, voto 8
La sua partita è una delle cose più belle di gara-5, gioca con il cuore dall'inizio alla fine, bombardando Golden State con una tripla dietro l'altra. Ne spara 7 di fila, su 7 tentate, alcune davvero clamorose. Nel finale ne sbaglia una chiudendo con 7/8 dall'arco ma segna 25 punti di rara importanza. Sembrava di vedere il vecchio JR, quello dei tempi d'oro, peccato che a Cleveland non sia bastato. Eroico.

TOP - LeBron James, voto 10
Non avrà vinto, avrà perso la sua ennesima finale, ma dobbiamo ritenerci fortunati a vivere in quest'epoca, dove possiamo goderci un giocatore unico nel suo genere. E' l'ultimo a mollare, non alzando bandiera bianca nemmeno a risultato già deciso. La sensazione è che, con un Irving a posto e non zoppicante, l'avrebbe potuta anche vincere. Ha provato a farlo da solo ma quelli dall'altra parte erano troppi. Chiude con 41 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, partita e Finals leggendarie per King James. Il 10 in pagella lo merita lo stesso, lo merita almeno quanto Durant. Commovente.
Pagelle a cura di Alessandro Palermo