I campioni d'Italia in pillole: Marco Giuri

23.07.2019 08:00 di  Marco Garbin   vedi letture
I campioni d'Italia in pillole: Marco Giuri
© foto di Ufficio stampa Reyer

Proveniente da una famiglia che nel dizionario brindisino è sinonimo di sport, Marco ci mette un po' a diventare "profeta in patria".
I suoi primi passi "a spicchi" lo vedono infatti impegnato in un lungo peregrinare per le italiche terre.
Siena, Casale Monferrato, Vigevano e Livorno sono solo le prime tappe di un percorso, comunque in crescendo, fatto di impegno e sacrificio.
Il primo exploit Marco lo realizza proprio nella città che nel 1988 gli ha dato i natali: nel 2011/12 con la New Basket Brindisi conquista la Coppa di Lega 2 venendo eletto miglior italiano della competizione e, ciliegina sulla torta, conquista con i pugliesi la promozione in massima serie.
Ma fra lui e i parquet della LBA ci sono ancora 3 anni, militati a Barcellona Pozzo di Gotto, Ferentino e Verona. Tre esperienze costruttive che spesso Marco, nelle interviste, cita come tappe importanti per la sua formazione cestistica.
Con gli scaligeri nel 2015 Marco conquista per la seconda volta la Coppa di Lega 2 racimolando numeri che inducono a pensare sia finalmente pronto al grande salto.
Ad accettare la scommessa è Caserta. Con i bianconeri gioca due stagioni da protagonista, immagazzinando nel 2016/17 quasi 800 minuti, 195 punti e ben 105 assist.
Purtroppo il basket, come ogni sport professionistico, non vive solo sul campo: nel 2017 Caserta è esclusa dalla massima serie per la situazione dei suoi bilanci, ma per Marco c'è la possibilità di tornare a Brindisi che, dopo un breve purgatorio in A2, ritorna in modo convincente in serie A.
Proprio le vicende campane portano alcune frange della tifoseria a pensare che il play brindisino consideri la sua nuova avventura più un ripiego e, nonostante le buone intenzioni suggellate dalla firma di un biennale, il matrimonio durerà solo un anno, nel quale Marco supera il muro dei 200 punti realizzati, pur spendendo poco più di 600 minuti sul parquet.
La pluriennale esperienza maturata e le sue doti di play capace di operare anche come guardia lo rendono una risorsa ideale per l'Umana Reyer di De Raffaele, impegnata a costruire un roster profondo per arrivare quanto più possibile in fondo alle competizioni nazionali ed europee.
Nella stagione 2018/19, in maglia orogranata, Marco scende in campo per soli 297 minuti ma dimostra tutta la qualità del giocatore d'esperienza: 64% dall'area, 40% dall'arco, 46 assist ed un plus-minus di 110 punti a fine stagione.
Numeri importanti per un contributo reale nella corsa al tricolore, e sarà anche per questo che gli occhi di molti club gli sono oggi, nel pieno del mercato, fortemente addosso.