Lega A - Caja e Cain dominano il derby che Varese vince in casa di Cantù

Lega A - Caja e Cain dominano il derby che Varese vince in casa di Cantù

Tyler Cain (13 punti+18 rimbalzi) è il santo a cui deve rivolgersi la Pallacanestro Varese per questa vittoria che ferma, nel derby al PalaBancoDesio contro Cantù, la striscia vincente dei brianzoli. Che devono recriiminare su sè stessi per aver regalato il primo tempo ai biancorossi di Caja ed essersi applicati in difesa soltanto nell'ultimo quarto. La migliore (e a tratti ferrea) organizzazione imposta dal coach romano, infatti, vale quel pizzico in più che l'anarchia degli uomini di Sodini ancora non ha, e che forse non possiede nel DNA. L'organizzazione che porta a migliori scelte di tiro (13/27 da tre, ma 8/13 nel primo tempo), che sa ben rispondere al corri e tira canturino. Che non trova troppo spazio per esprimersi, visto che a rimbalzo è dominio biancorosso (45 rimbalzi VA con 12 Okoye, 34 CA). Così va in archivio un primo tempo a cento all'ora, che vede il vantaggio esterno 51-56. 

Sodini chiede una maggiore applicazione in difesa dai suoi uomini, e nel terzo periodo deve fare fronte ai continui infortuni di Culpepper che non può dare il suo solito contributo, anzi deve guadagnare, per una caviglia girata, gli spogliatoi per diversi minuti. Jaime smith riesce a non farlo rimpiangere troppo, ma la squadra accusa il colpo: al 30' è 69-78. Nell'ultimo quarto salgono di livello la difesa canturina che concederà appena 11 punti agli ospiti, e Charles Thomas, che manda Tyler Cain in panchina con 4 falli, straccia un Pelle abbastanza ingenuo, è inflessibile in lunetta. Varese ci mette del suo: dopo 2' è già in bonus e qualche minuto senza segnature non va nella giusta direzione. Però è solo a 2' dalla sirena che Cantù guadagna, anche con qualche giocata di Cournooh, la parità a quota 85. Caja rigetta nella mischia Cain, e il suo lungo lo ringrazia con le giocate decisive, tra cui un canestro dopo rimbalzo. La Red October, per l'ennesima volta nella gara, si fa frenetica e strafalciona quando deve inseguire sullo sprint avversario: tre possessi sciupati con leggerezza, qualche scelta di tiro affrettata. 

Finisce 85-89, e festeggiamenti nello spogliatoio per qualche intemperanza del pubblico di casa. La vittoria è, complessivamente, meritata. Il potenziale della Red October è rimasto ancora troppo inespresso ma più per leggerezza propria che per la museruola avversaria.

RED OCTOBER CANTÙ-PALLACANESTRO OPENJOBMETIS VARESE: 85-89

Red October Cantù: Smith 18, Culpepper 14, Pappalardo ne, Cournooh 8, Parrillo 11, Tassone ne, Crosariol 2, Maspero ne, Raucci ne, Chappell 7, Burns 13, Thomas 12. Coach: Marco Sodini.

Pallacanestro Openjobmetis Varese: Avramovic 6, Pelle 9, Bergamaschi ne, Natali, Vene 12, Okoye 13+12r, Seck ne, Tambone 12, Cain 13+18r, Ferrero 5, Wells 19, Larson. Coach: Attilio Caja.

Arbitri: Rossi – Attard – Di Francesco

Parziali: 25-33; 26-23; 18-22; 16-11. Progressivi: 25-33; 51-56; 69-78; 85-89.

Note – T3: 16/42 Cantù, 13/27 Varese; T2: 9/24 Cantù, 18/39 Varese; TL: 19/22 Cantù, 14/20 Varese. Rimbalzi: 34 Cantù (Burns e Thomas 7), 45 Varese (Cain 18); Assist: 17 Cantù (Smith, Cournooh e Thomas 3), 21 Varese (Cain 4).