Lega A Playoff - Simone Pianigiani "Consapevolezza, questa è la forza dell'Olimpia"

Lega A Playoff - Simone Pianigiani "Consapevolezza, questa è la forza dell'Olimpia"

Tra due giorni si comincia con i playoff scudetto, il momento della stagione in cui non si parla più, ci si guarda negli occhi e si dimenticano i problemi andando in campo con un solo obiettivo e un solo sogno. Simone Pianigiani parla della sua Olimpia Milano con Piero Guerrini di Tuttosport. Ecco alcuni passaggi.

Pianigiani, in pole position ma senza tre stelle non è il massimo, bisogna ritrovarsi e in fretta. «Sì, partiamo favoriti e se si è a Milano fa parte del gioco, ma con una squadra di fatto nuova. L'infortunio a James è recente e bisogna sviluppare automatismi, conoscenza. Ma questa squadra ha raggiunto il primo posto con assetti molto diversi, durante la stagione e grazie a questo tutti i giocatori sono consapevoli di aver contribuito a una stagione non banale e di avere quindi la fiducia necessaria. Quello che abbiamo è stato costruito».

Far convivere l'Eurolega e la Serie A. «Ma ormai è così e il nostro campionato è complesso. Abbiamo cercato di distribuire energie e risorse, chi dice che gli italiani hanno giocato poco sbaglia. Abbiamo disputato un'Eurolega di livello giocandocela con tutti, abbiamo fatto turn over».

Senza James e Nedovic per tutta la serie dei quarti? «Partiamo senza, in palestra non li ho. Saranno i medici ad aggiornarmi, insomma la vedo dura, si gioca ogni 48 ore, valuteremo e cercheremo più soluzioni, anche con un quintetto sempre diverso».

Stimoli. «Il nostro stimolo è conquistare il secondo scudetto consecutivo che a Milano manca da oltre 30 anni e puntare alla terza stella».

Della Valle. «Amedeo 10 vedo concentrato e creda debba esserlo, ci troviamo nei playoff, per vincere, raggiungere una finale, tutti i giocatori hanno l'opportunità di mostrare il meglio, sapendo che in queste gare si lascia il segno anche con una sola giocata che può essere ricordata per sempre, si può entrare nella storia del club. Non c'è bisogno di motivare nessuno».

Bilancio Eurolega: più quantità o qualità? «Entrambe le cose, ma è possibile soltanto per i tre club che hanno budget superiori e vanno sempre alla Final Four. Il Real per dire, Fanno scorso ha perso Llull, ma aveva già soluzioni interne, se da noi si ferma Nedovic, è una mancanza. Si era detto che le prime tre erano di un altro pianeta, poi ce n'erano altre due, dalla sesta in poi se la sarebbero giocata tutti. Con sesta, settima e ottava abbiamo fatto 1-1 e nelle volate contano anche dettagli. Abbiamo perso col Real al completo che poi ha ceduto incompleto a Vitoria e Zalgiris. Noi abbiamo un progetto, veniamo dal primo anno davvero competitivo, dobbiamo solidificarci e continuare a giocarcela, aggiustando un paio di cosette. Con Gudaitis sano avremmo giocato i playoff. Per entrare nell'elite delle tre, invece, serve un'altra disponibilità».