NBA - Stephen Curry, i playoff 2017 occasione di redenzione con un gruppo unito

Fonte: The Undefeated
NBA - Stephen Curry, i playoff 2017 occasione di redenzione con un gruppo unito

Dopo una stagione 2015-16 esaltante con il record 73-9 e un titolo perso in gara 7 in quel modo, per Stephen Curry i playoff che vanno a cominciare stasera contro Portland sono occasione di "redenzione" per togliersi dagli occhi e finalmente metabolizzare definitivamente quelle immagini e quell'esperienza: "Ripenso agli ultimi sei minuti della partita 7. Credo che se potessimo tornare indietro, vorremmo fare molte cose in modo diverso. E' stata una cosa pazzesca. Onestamente, Kyrie centra un tiro che li ha aiutati a sigillare la partita. Ma se il colpo non va bene o se la palla rimbalza in modo diverso su uno o due possessi prima ... E' pazzesco vedere come un'azione può cambiare il corso della storia. Ho visto la partita due volte solo per vedere le cose che avrebbero potuto cambiarne il corso. Voglio provare a redimermi."

Ma stavolta Golden State si presenta alla corsa al titolo con un All Star in più e una situazione infortuni decisamente leggera rispetto all'anno passato, soprattutto per lo stesso Curry. E una maturazione di gruppo realizzata in un altra stagione regolare super vincente: "Dopo la sconfitta di Natale a Cleveland abbiamo parlato dei nostri sistemi e di alcune cose che avremmo dovuto fare in modo diverso. Non ho avuto il maggior numero di tiri a mia disposizione. Abbiamo discusso come bilanciare quello che avevamo costruito in passato con lo sviluppo di ciò che può aggiungere Kevin Durant. E poi di non arrovellarci troppo in pensieri contorti, pensando solo a giocare il nostro basket."

Armonia. "Sta andando molto bene. Avevo giocato con Kevin nella selezione di team USA. Quando si passano otto mesi insieme, si impara dell'altro come affronta le avversità, ciò che lo preoccupa, ciò che gli piace. In realtà, mi piacerebbe passare più tempo con lui fuori dal campo, ma i nostri programmi non ce lo hanno permesso. Quando sei in viaggio, negli spogliatoi o sul parquet si può comunque vedere il cameratismo che si instaura: noi siamo uniti. Questo non è qualcosa che si può forzare o inventare. Questo deve accadere naturalmente e penso che siamo riusciti a farlo."