Europei, road to Berlino. La parola a Chris Fleming

14.02.2015 00:00 di  Simone Sperduto   vedi letture
Europei, road to Berlino. La parola a Chris Fleming

La Germania punta dritto alle Olimpiadi. Il primo passo per raggiungere il traguardo la Federbasket tedesca (DBB) lo ha già fatto quando ha deciso di assegnare la panchina a Chris Fleming.

Il tecnico americano, con un passato da giocatore tra le fila degli Artland Dragons, rappresenta secondo tutti gli appassionati tedeschi (e non capita tutti i giorni) la scelta migliore. Fleming prende il posto di Emir Mutapčić, il vice di Pesic al Bayern, silurato mediaticamente e dai tifosi dopo le prestazioni non brillante della nazionale durante le qualificazioni agli Europei. Fleming in Germania è sinonimo di vittorie, quelle degli ultimi anni: Coppa di Germania con gli Artland (2008) e poi dal 2010-2011-2012 Coppa di Germania con il Brose Baskets Bamberg. Alla guida dei biancorossi lo statunitense ha vinto anche 4 campionati tedeschi (2010-2011-2012-2013). Fleming si è soffermato a chiacchierare con noi in vista degli Europei.

- Partiamo subito con la location...Berlino. Negli ultimi anni tu sei stato un acerrimo avversario dell’Alba. Che atmosfera ti aspetti?

Il pubblico di Berlino è molto caloroso. Ormai sono passati molti anni dall’ultima volta che la Germania ha disputato un torneo ufficiale in casa e quindi è un evento importantissimo non solo per Berlino ma anche per tutta la nazione. È importante anche per i miei ragazzi riuscire a presentarsi nella maniera giusta.

- Il gruppo con Islanda, Italia, Turchia, Serbia e Spagna..

Questo gruppo è di un livello fantastico, pazzesco. Sicuramente è anche il più equilibrato e difficile. Ci sono squadre affamate di vittoria. Bisogna scendere in campo e affrontarle con il massimo rispetto perché hanno tutte ottimi giocatori. Bisogna fare attenzione anche all’Islanda… abbiamo visto tutti come hanno giocato nelle qualificazioni, con il coltello tra i denti e vendendo carissima la pelle. Il gruppo sarà comunque molto bello.

- Ho già parlato con diversi giocatori tedeschi che molto probabilmente prenderanno parte alla rassegna europea. Tutti sono dell’idea che tu sia la persona giusta per fare bene. Tu, come lo vivi questo consenso?

Prima di tutto la disponibilità dei miei ragazzi ed anche il fatto che io abbia avuto un impatto positivo sono due aspetti molto importanti. Mi fa ovviamente piacere sapere di essere ben voluto nell’ambiente. Abbiamo aspettative importanti e voglia di fare bene. Tutti si aspettano molto da noi.

- Ora sei l’allenatore della nazionale. Com’è allenare una nazionale? Rispetto ad una squadra di club, dove vedi i giocatori tutti i giorni, qui non fai fatica a seguirli tutti?

Eh...(sorride)..forse dovrei telefonare a Sven Simon (PR/comunicazione Beko BBL) e farmi dare qualche consiglio (sorride).. Abbiamo uno scopo. Sappiamo che dovremo scendere in campo tra qualche mese e secondo me questo lasso di tempo molto ampio ci permette di organizzarci al meglio. In questo momento il compito principale è quello di organizzare tutto per bene, così quando sarà il momento di iniziare l’avventura dovremo pensare solo al campo e al basket giocato”.