LBA - Sandro Gamba "Per l'Olimpia importante il risveglio di Grant"

LBA - Sandro Gamba "Per l'Olimpia importante il risveglio di Grant"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Ed eccola la rubrica settimanale del martedì per coach Sandro Gamba, sempre pronto a dettare i temi dell'Olimpia Milano e della pallacanestro italiana ed europea sulle colonne de La Repubblica edizione Milano. Le sue parole.

Due vittorie diverse, entrambe preziose, al Forum, ci hanno ridato il gusto del basket giocato. Ai cento punti contro la Virtus, nella sfida in cui mi attendevo difese al coltello. Ai settanta contro Tortona, realtà che mi ha fatto una magnifica impressione: è vero, lo dico spesso, che la pallacanestro di vertice ha bisogno delle grandi città, ma il movimento italiano ha sempre vissuto degli exploit di Cantù, di Varese, di Trieste, insomma della provincia.

E allora ben venga una squadra solida, con un proprietario ricco e con voglia di spendere, come il Derthona, a patto che rimanga per qualche anno al livello di chi insegue i playoff. Intanto, va riconosciuto loro che hanno fatto soffrire Milano, a lungo, chiudendo l'area e giocando al loro ritmo. Bravi.

Il duello con la Segafredo ha incuriosito i tanti che da anni identificano in Ettore Messina e Sergio Scariolo gli ideali prosecutori della scuola italiana, quella cominciata con Tracuzzi, Taurisano e, se vogliamo, il sottoscritto. Tatticamente è stato un confronto molto valido soprattutto nella lettura della partita, nei quintetti messi sul parquet, soprattutto se consideriamo la situazione di emergenza di Olimpia e Virtus.

Credo che alla fine l'Armani abbia vinto per come ha attaccato la difesa a zona, non solo cioè con la circolazione di palla perimetrale ma anche con i blocchi e le penetrazioni, cosa che vedo sempre meno spesso sul parquet. Abbiamo avuto la bella sorpresa del risveglio, almeno in questa settimana, di Grant.

Non è una situazione nuova, almeno per chi ha memoria lunga, quella di un americano che arriva in Italia e fatica a capire il nostro basket, sia che provenga dall'università, che direttamente dall'Nba o da un campionato europeo. Sono ragazzi che magari si portano dietro buoni fondamentali, grandi fisici, abitudine ai contatti ma da noi c'è sempre un livello tattico sofisticato, non semplice da decifrare.

Speriamo che il ragazzo, adesso, continui su questa strada: ce ne sarà bisogno e avrà lo spazio, visti i problemi di Messina con gli esterni. Ma stasera, e giovedì contro l'Unics Kazan - sempre ammesso che si giochi -­ gli esami saranno durissimi.

I catalani non sono in testa all'Eurolega per caso: sono la squadra che più e meglio sa cambiare il ritmo all'interno della partita, soprattutto con cambi e raddoppi in difesa, e quella che a mio avviso sfrutta meglio i blocchi dei lunghi.