Quando un pareggio vale piu' di una vittoria

25.06.2015 14:20 di  Dario Recchia   vedi letture
Quando un pareggio vale piu' di una vittoria

Per chi, come noi, amanti della pallacanestro è automatico asserire che la palla a spicchi è lo sport piu’ bello del mondo. Le emozioni che proviamo a seguire le gesta di 10 giocatori in un perimetro di 28 metri non ha eguali. La necessità, per regolamento, di dover concludere un’azione entro 24 secondi poi rende il tutto ancora piu’ spettacolare ed emozionante. A nessuno sarà sfuggito la bellezza e l’intensità di tutti questi play off con gare tirate e risultati, se vogliamo, anche un po’ insperati sebbene meritati. Le finali, anche quest’anno al meglio delle 7 gare, ci stanno proponendo 2 squadre, quella della Grissin Bon Reggio Emilia di coach Menetti e quella del Banco Sardegna Sassari di coach Sacchetti molto diverse nel gioco e nei roster. Da una parte una coralità di gioco in attacco ed una difesa (soprattutto quella dispari) dall’altra molto ben studiata mentre sul fronte isolano maggiore talento, atletismo e tante individualità. Ne sta venendo fuori una serie equilibrata con partite vibranti dal punto di vista agonistico e con continui capovolgimenti di fronte all’interno della singola gara. Il tutto nonostante infortuni, stanchezza, partite da giocare ogni 48 ore e trasferte non sempre agevoli da sopportare. Non si puo’ non notare, da parte reggina il mix di esperienza del duo Lavrinovic/Kaukenas contrapposto alla beata gioventu’ dei vari Della Valle, Polonara , Silins (solo per citare i presenti!!!) mentre da parte dei sassaresi un esplosivo Lawal, un concreto Sanders, una bomba sempre pronta ad innescarsi come Logan ed un Dyson che, quando vuole, vince le partite da solo (vedi terzo supplementare di ieri sera!!!). L’apice della bellezza e della drammaticità allo stesso tempo di questo sport  si è avuto ieri,  gara 6 finale scudetto conclusasi , dopo ben 3 supplementari (si avete letto bene!!) per 115-108 per Sassari. Una partita unica, in una serie straordinaria che, ne siamo certi, sarà ricordata negli annali delle partite piu’ belle, intense, appassionate, incredibili di tutta la storia cestistica del nostro paese. Un tourbillon di emozioni che ha tenuto attaccati agli schermi tutti gli appassionati di basket e non solo. Un continuo botta e risposta tra 2 squadre con giocate incredibili di tecnica , fantasia e talento mai viste. Il tutto non dimenticando mai che le 2 compagini avevano, prima di ieri, già disputato circa 15 gare di play off che prosciuga, inevitabilmente, energie fisiche e nervose. Ma che bello!!! Nessuno degli EROI in campo che pensava, minimamente, ad alzare la classica bandiera bianca. Uno spot per lo sport in generale straordinario ma aggiungerei uno spot per la vita di efficace valore. Due squadre, due città, due tifoserie che si sono esaltate in uno spettacolo unico che ha solo dell’incredibile. Ed era affascinante ascoltare gli esterefatti commentatori RAI anche loro increduli davanti ad uno spettacolo del genere. Ora, tra poco piu’ di 24 ore si consumerà, al Palabigi di Reggio Emilia, l’ultimo atto di questa fantastica cavalcata. Chi la spunterà potrà appuntare, sul proprio petto, lo scudetto 2014-15 mentre per chi non dovesse vincere la magra consolazione di una onorevolissima sconfitta. Non voglio, nemmeno per un nanosecondo sostituirmi a chi, domani, dovesse uscire sconfitto dal parquet di Reggio Emilia. Non oso pensare alla disperazione di chi, dopo aver gettato il cuore oltre l’ostacolo, dovrà accontentarsi del nostro grazie per lo spettacolo offerto e di una pacca sulla spalla. Come togliersi di dosso il dispiacere di una sconfitta dopo un anno di sacrifici, rinunce, gioie , dolori. Come riuscire a chiudere gli occhi e magari pensare che quel tiro, quel passaggio, quel rimbalzo avrebbe potuto fare la differenza tra “la vita e la morte!!!” Una serie dicevamo equlibratissima come forse mai la Lega A aveva visto in tutti questi anni. La parola sport vuol dire divertimento ma, nella sua etimologia, anche “portarsi avanti”. Sport è cultura , sport è guardare avanti, sport è progredire. Sport è il raggiungimento di un obiettivo. Ebbene se lo sport è tutto questo e se per davvero vogliamo “guardare avanti” credo che sarebbe bello, almeno per un momento, pensare ad assegnare lo scudetto 2014-15 sia  a Reggo Emilia che  a Sassari ex aequo. Lo meritano entrambi, davvero!!! Sfido oggi, anche chiedendo agli amici di Sassari che a quelli di Reggio Emilia se non credano che, comunque vada, un pezzo dello scudetto di quest’anno sia meritato anche dalla squadra che non lo vincerà. Ed allora che aspettiamo, domani voglio vedere Kaukenas alzare il trofeo insieme a Sanders, voglio vedere il Presidente Sardara brindare insieme a Dalla Salda. Pensate come sarebbe bello ,anche per l’esterno, il messaggio che il basket italiano darebbe. Uno scudetto non assegnato, o meglio assegnato a 2 squadre. Il tutto in una nazione conosciuta per la sua corruzione, i suoi scandali, le sue incapacità. Un segnale vero di cambiamento ma soprattutto il rispetto profondo per tutti quelli che, in questa serie (e non parlo solamente dei giocatori!!!), hanno regalato emozioni indicibili ma soprattutto hanno dato un segnale importante di volontà, impegno, spirito di abnegazione ed attaccamento alla maglia.  Pensate all’enfasi di una notizia del genere. Pensate al messaggio che si lancerebbe. Qualcuno rimarrebbe deluso???  Ma chi se ne frega se, almeno per una volta non vince uno. Questa volta a vincere saremmo tutti, vincerebbe lo sport, vincerebbe la vita, vincerebbe il rispetto che si deve sempre avere per chi ha avuto il coraggio di provarci . E, credeteci, non diventeremmo tutti proseliti del barone De Coubertin. Qui si volerebbe veramente alti. Ma siamo veramente pronti???