NBA - Curry avrà più di 200 milioni di dollari e Durant andrà via da Golden State

NBA - Curry avrà più di 200 milioni di dollari e Durant andrà via da Golden State

Stephen Curry dei Golden State Warriors, ovvero l'Mvp delle ultime due stagioni NBA, porterà a casa nella prossima estate da free agent il contratto più ricco nella storia del basket: un quinquennale da oltre 200 milioni di dollari, con un apice da 47 milioni nell'anno finale. Per raggiungere questo risultato sono cambiate, con il nuovo contratto collettivo della Lega con il sindacato giocatori NBPA e i proprietari delle franchigie, le regole di ingaggio. Favorite anche dall'esplosione dei ricavi provenienti soprattutto dal fronte televisivo: 24 miliardi in 9 anni da Turner Broadcasting Inc. e The Walt Disney Company.  Il tutto per un totale di 6,4 miliardi di fatturato annuo.

Ma la regola di ingaggio che riguarda Curry, ovvero la rinnovata Designated Player Rule potrebbe cambiare lo scenario in casa Golden State. Questa proposta aggiornata di concedere un massimo salariale ad un giocatore "designato", nata già nel 2011, aumenta gli spazi disponibili dai possibili due rookie contact a quattro contratti, due rookie e due veterani. Per questi ultimi, il massimo salariale è pari al 35% del salary cap per i giocatori che rispettano uno di questi criteri: presenza in uno dei tre quintetti All-NBA o premio di Defensive Player of The Year nella stagione precedente o in due delle tre precedenti stagioni; oppure il premio di Mvp (miglior giocatore) in una delle tre precedenti stagioni. Per rientrare in questi criteri, inoltre, il giocatore deve appartenere alla squadra che lo ha scelto al draft o che ne ha acquisito i diritti sotto rookie contract.

La prossima estate Kevin Durant potrà essere nuovamente free agent, avendo firmato con i Warriors un accordo da cui ha la possibilità di uscire a fine stagione. La speranza di Golden State è quella di convincere il giocatore ad optare per un annuale con opzione da quasi 70 milioni con la possibilità di aumentare il proprio stipendio grazie ai Bird Rights nel 2019. Così in estate ci sarebbe spazio sia per Durant e Curry che per due gregari di lusso come Iguodala (Mvp delle Finals 2015) e Livingston, entrambi sotto contratto da almeno tre anni. Ma è possibile che Durant possa scegliere di andare altrove, per contratti altrettanto ricchi ma più lunghi, come per la franchigia di evitare la comunque pesante luxury tax che ne sorgerebbe. Quella che a Oklahoma City non vollero sottostare, spedendo via a Houston un Harden che, insieme alla coppia Westbrook-Durant poteva valere un titolo. Senza il quale la permanenza di Durant ad Oakland appare alquanto improbabile.