Bucchi "il mio futuro? pensiamo al presente di Brindisi"

Bucchi "il mio futuro? pensiamo al presente di Brindisi"

Finale di campionato dove tutte le tensioni si esaltano, e dove Brindisi non fa eccezione. Racconta il momento della sua Enel Brindisi Piero Bucchi alla Gazzetta dello Sport, alle battute finali di un contratto quinquennale che è già un record per la Legabasket. Passato, presente e futuro nelle parole del coach, che riparte dalla vittoria dell'ex di domenica scorsa:

Milano e Proli. "In quel periodo Armani si era avvicinato al mondo della pallacanestro con investimenti diversi da quelli attuali. Si ripartiva completamente da zero. Con il budget a disposizione e con la Siena imbattibile di quel periodo, credo di aver ottenuto il massimo (due finali scudetto) . Si giocava solo per il secondo posto. Le parole di Proli non possono che farmi piacere e per questo lo ringrazio. È stato uno dei rari casi, che io ricordi, di un presidente capace di rilasciare quel tipo di dichiarazioni. Ciò conferma le sue ottime qualità morali, che ho avuto la fortuna di apprezzare".

Reynolds e il playmaking dell'Enel. "Avevamo bisogno di un playmaker che potesse elevare il valore della squadra: Scottie ha il talento per farlo. Forse è stato un po' troppo discontinuo, ma capace di fare la differenza. Molte delle nostre vittorie portano la sua firma. Quando ha ricevuto l'offerta verbale da un team israeliano ha chiesto di andare via. Il presidente Marino ha preso una decisione difficile e sofferta, sapendo che avrebbe potuto indebolire la squadra. Avevamo esaurito i visti per i giocatori americani e il mercato di quelli comunitari era abbastanza complicato. Il senso di appartenenza al territorio e l'amore per la sua squadra hanno convinto, poi, il presidente nel cavalcare questa decisione legata anche alla voglia di avere in squadra giocatori legati alla maglia. È stato un atteggiamento encomiabile, d'altri tempi, in mondo in cui il denaro comanda tutto».

Fiducia. "La cosa più importante è stata sempre la fiducia dimostrata dai miei giocatori. La vittoria contro Milano ha mostrato l'unità tra staffe squadra. Tutto il resto conta, ma molto meno. Con la società mi sono confrontato: è normale quando si lavora per risolvere dei problemi".

Finale e futuro. "Al momento sono concentrato sul finale di stagione. Dobbiamo giocare al massimo le tre gare che restano. La conquista dei playoff non dipenderà solo da noi, ma anche dai risultati delle concorrenti. Sono in scadenza di contratto dopo aver vissuto cinque anni in una piazza bellissima e una città ospitale a cui sono molto affezionato. Non ho ancora fatto progetti per il futuro".