Riccardo Pittis: «Calo fisico, rotazioni corte, ma l'Eurolega è ancora aperta»

Riccardo Pittis: «Calo fisico, rotazioni corte, ma l'Eurolega è ancora aperta»

Riccardo Pittis, ora voce di Rai Sport, a Milano (1984- '93) ha vinto 4 scudetti, 2 Coppe Campioni, una Coppa Italia e 2 Korac; risponde a quattro domande sull'Olimpia che gli rivolge La gazzetta dello Sport.

• Come vede la flessione di Milano? «A mio avviso si tratta di un calo soprattutto fisico. Gennaio è un mese difficile: arriva l'onda della stanchezza anche mentale, c'è un crollo di energie e attenzione. È successo in tutte le squadre in cui ho giocato. Non vedo in Milano un'involuzione tecnica e non sono arrivati giocatori che hanno smontato le gerarchie. Stanno pagando un calendario molto intenso e rotazioni un po' corte».

• Non solo Milano, in Italia, fa le coppe. «Ma l'Eurolega è diversa e non paragonabile al resto».

• Quanto incidono gli infortuni? «Non ho mai amato questo discorso. Milano ha un roster che può sopperire agli infortuni. I naturali sostituti saranno stimolati dalla possibilità di avere più spazio. Di solito è così». • Come se ne esce? «Senza sottovalutare ma nemmeno enfatizzando le sconfitte. Se cominci a sentirti inadeguato è finita. Le squadre vincenti scacciano quel tarlo e, dopo una sconfitta, si chiudono in palestra facendosi un mazzo così»