Tuttosport: Livorno, la città da derby. Ha la doppia voglia di A2

Tuttosport: Livorno, la città da derby. Ha la doppia voglia di A2
© foto di ciamillo

Domani alle 18:00 andrà in scena il derby di Livorno tra Libertas e Pielle. La sfida tra le prime due della classe nel Girone A di Serie B Old Wild West. Una città con la "doppia voglia di A2", sottolinea Tuttosport che dedica questa mattina una pagina al match di domani. A parlare sono i due presidenti, ma anche il presidente della FIP Toscana Massimo Faraoni. «Livorno è pronta a tornare. Il derby è uno straordinario spettacolo sportivo che ci invidia tutta l’Italia», ha detto. «La Serie A2 necessita di strutture organizzative, capacità tecniche e possibilità finanziarie ben diverse dalla Serie B, però negli ultimi anni Libertas e Pielle sono così cresciute che ormai hanno raggiunto queste potenzialità».

​​​​​Roberto Consigli, presidente Libertas. «È una partita molto sentita al di là della posta in palio. Il derby rispecchia il carattere dei livornesi, che è dicotomico, espressione di una città pie- na di contrasti, contraddizioni, valori opposti. È un traino. Noi vogliamo vincere, anche se il nostro vero obiettivo è la promozione in A2. Non soltanto la Livorno del basket ha bisogno della Serie A, ma anche l’intero movimento della pallacanestro italiana ha bisogno del derby di Livorno ai massimi livelli. In ogni caso, per noi, il progetto è più importante del risultato immediato. Se la promozione quest’anno dovesse sfuggire, ci riproveremo il prossimo anno. La Libertas ha l’ambizioso obiettivo di tornare fra le grandi ma anche quello di costruire qualcosa in grado di reggere nel tempo. Abbiamo già un settore giovanile ampio e di prim’ordine. Abbiamo strutture e società satellite di nostra proprietà. Sia- mo pronti a crescere, facendo nel contempo sviluppare anche un progetto sociale, inserito nella realtà cittadina, rivolto ai giovani e ai quartieri meno ricchi».

Francesco Farneti, presidente Pielle. «A Livorno la pallacanestro è uno sport che coinvolge e trascina. Anche negli anni più bui le scuole di basket hanno sempre avuto numeri importanti. La tradizione non manca e il tifo neppure, da entrambe le parti. Ovvio, di conseguenza, che questa partita sia molto sentita, anche se ai fi ni del- la classifica questa volta non vale nulla. Noi vogliamo vincerla e poi prepararci al meglio per i playoff. Il nostro progetto si sta sempre più realizzando e l’ingresso in società del cavalier Costa ne è la prova (si tratta dell’imprenditore genovese Giuseppe Costa della Costa Edutainment e di Opera Laboratori, ndr). Il progetto prevede lo sviluppo dei settori giovanile e femminile, quest’ultimo già importante, oltre alla conquista e al mantenimento del- le massime divisioni da parte della prima squadra maschile. Abbiamo rapporti con molti sodalizi livornesi e toscani. Non esiste che la Pielle rimanga in B a lungo. In questa categoria siamo un’anomalia per numero di spettatori e incassi. Una città come Livorno non può avere le massime espressioni cestistiche nella terza categoria del campionato nazionale».