Femminile U19: Basket Roma, parla coach Luciano Bongiorno

Dopo l'ennesimo successo della formazione romana, l'allenatore della squadra vincente ci racconta la realtà del club capitolino
21.05.2023 16:01 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Femminile U19: Basket Roma, parla coach Luciano Bongiorno

Per adesso comanda Roma. Intesa come Stella Azzurra che ha vinto lo scudetto Under 19 (quarto successo) maschile, ma soprattutto intesa come Basket Roma che ha vinto gli scudetti Under 15 e sabato 20 maggio quello dell’Under 19 femminili. Un trionfo. E devono ancora essere disputate le Finali Nazionali Under 17 femminili- col Basket Roma presente – e quelle Under 17 ed Under 15 maschili.

Che arriva da lontano, dal 2015 quando quattro ragazzi malati di basket hanno avuto la possibilità di condividere gli spazi della storica società di Roberto Castellano – capitano del Banco Roma Campione d’Italia, d’Europa ed Intercontinentale tra il 1983 ed il 1984 – in viale Kant, nella zona tra Rebibbia e via Nomentana. I primi successi già nel 2019 con gli scudetti dell’U14 e del 3x3 sempre U14. L’anno scorso è stata volta dei titoli nell’Under 15 ed Under 17. In finale ha battuto Costa Masnaga, , 68 a 63, dopo un supplementare ed una partita molto fisica nel corso della quale le ragazze di coach Luciano Bongiorno hanno saputo recuperare 12 punti di svantaggio, pareggiare e superare Costa a 49” dalla fine dei 40 minuti regolamentari con due liberi per poi volare nei 5’ supplementari.

Proprio Luciano Bongiorno, coach del Basket Roma, a Pianeta Basket la racconta così:” Devo essere sincero, in quel momento ho pensato per un attimo che potevamo prenderne anche 30 di punti perché Costa Masnaga in genere in questi casi no lascia spazio al recupero e ti travolge. E’una squadra formidabile anche in questo senso. Ho chiamato time out ed insieme allo staff abbiamo cercato di “riprendere” le nostre e dare loro la fiducia di cui avevano bisogno. Il resto lo hanno fatto loro in campo. E’un gruppo super”.

Lo stesso gruppo che martedì 23 maggio giocherà gara 1 della semifinale di serie B con Campobasso. E nel quale quattro ragazze solamente sono non di Roma: Fantini e Cedolini toscane, Pragliola campana e Benini marchigiana, figlia di Emiliano, classe ’77,  ex giocatore con tanti anni di carriera in serie A, anche nella Virtus Roma.

Quello degli inserimenti di giocatrici da fuori Roma è uno dei motivi di maggior soddisfazione per noi – spiega Bongiorno – perché siamo stati fortunati e bravi nel trovare ragazze straordinarie che, come tutte le altre e gli altri, hanno condiviso la nostra idea societaria. Abbiamo creato una struttura dove ragazzi e ragazze possono allenarsi ogni giorno ma anche studiare che è un aspetto ovviamente fondamentale della loro vita da giovani. Facciamo anche molto lavoro individuale in questo modo, avendo sempre a disposizione campi e spazi”.

Torniamo alla finale: gran bella partita…

Decisamente. Credo che da diversi anni non si vedeva una finale così combattuta, merito di tutte e due le squadre. Uno spot per il movimento giovanile femminile. Come mi ha scritto dopo la gara un dirigente di Costa noi abbiamo vinto sui loro difetti e questo messaggio dimostra il grande rispetto e la grande stima che c’è fra le nostre società. La battuta d’arresto che abbiamo avuto con Cuneo è stata quasi fisiologica. Primo perché il Granda gioca bene a pallacanestro e ci ha nesso in difficoltà e poi perché noi avevamo bisogno di una giornata di scarico per far recuperare qualche giocatrice acciaccata. Ma va bene così”.

Ne avevamo parlato con Tommaso Moscovini dopo lo scudetto Under 15 ma novità sul fronte di partner che vi sostengano?

Macchè. Trovo incredibile che una società che in otto anni, di cui sei veri visto che i due del Covid non si possono contare, ha vinto sei scudetti non abbia qualcuno che si avvicini per affiancarsi. Abbiamo uno studio fisioterapico che cura le nostre atlete ed i nostri atleti e che, come è normale che accada, riceva richieste dai genitori, dalle famiglie, in uno scambio semplice. Ma per esempio ci piacerebbe avere un pullmino per le trasferte. Oppure un appartamento per la foresteria: ne abbiamo già uno per le ragazze, ora che apriamo anche quella maschile, sarebbe utile per noi non pagarne uno. E poi vorremmo installare il sistema di ripresa degli allenamenti per poterci lavorare su ancora meglio. Noi però andiamo avanti lo stesso”.