La retrocessione della Virtus Bologna e il ritorno del derby: bentornata Basketcity!

06.05.2016 15:35 di  Davide Trebbi  Twitter:    vedi letture

Il 4 maggio 2016 è stata e sarà, una giornata difficile da dimenticare per il tifo bianconero: quella della prima retrocessione sul campo della Virtus Bologna dopo 87 anni di storia.
Una stagione sfortunata, figlia di indecisioni societarie e tecniche che hanno trascinato una squadra senza idee e senza energie nel fondo della serie A2.
Una retrocessione oltre che storica da record: la prima volta in campionato a 16 squadre, dove chi retrocede lo fa' con 11 vittorie condannato dalla classifica avulsa.
Chi però da una parte piangeva e tristemente accettava la retrocessione di una squadra che nella sua storia ha conquistato 15 scudetti, 8 coppe Italia, 2 Coppe Eurolega e 1 Coppa Eurochallenge nella sua storia, c'era chi festeggiava con petardi e fuochi d'artificio la stessa sera a Bologna.
Gli odiati cugini del Fortitudo in particolare con la storica tifoseria della Fossa dei Leoni hanno esultato, creato fotomontaggi su Facebook o Twitter per celebrare questo indecoroso risultato sul campo della rivale.
Se la Effe scudata attualmente è invischiata al primo turno di playoff di promozione contro Agropoli non dovesse vincere, si ricreerebbe però quel derby che manca in città e in Italia dal lontano 2009.
Un derby sentitissimo, che ha in poche ore riacceso i pensieri e le discussioni di tutto il popolo bolognese e che attirerebbe le attenzioni anche su scala nazionale.
Forse era necessario per risvegliare l'interesse in città, ed in poche ore si sono avvicinati già alla zoppa e depressa VU Nera tanti nomi pronti per rilevare la società.
Un derby che negli anni passati ha significato gli ultimi capitoli nella corsa scudetto.
Un derby che portava oltre che in città anche spettatori esterni che all'epoca prendevano treni o macchine per assistere a quello spettacolo di corografie. 
Un derby che viene sottolineato in ogni angolo della città con loghi delle due sponde con bomboletta o scritte al tifo organizzato su purtroppo muri o cassonetti.
Un derby che identificava Bologna come Basketcity e ogni stagione figlia di questa rivalità, alzava l'asticella del livello delle due società.
Un derby che mancava alla città e dava un senso di appartenenza anche chi indossava quella maglia la prima volta in carriera.
Un derby che ridarebbe interesse ad uno sport alla deriva.
Bentornata Basketcity.