Legnano, il pagellone: "Frasso" bombardiere, Iron Man Mosley, Raivio superstar

21.11.2016 14:29 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Matteo Frassineti, bomber
Matteo Frassineti, bomber

La Virtus Roma (per leggere anche le pagelle della Virtus cllicca QUI) arriva sfacciata e concreta a Castellanza ed al "PalaBorsani" gioca una signora partita. Aggressiva, lucida e brava ad impostare il gioco ma contro Legnano non basta. I Knights di coach Mattia Ferrari, da favola del campionato (e non solo, aggiungiamo d'Italia) sono diventati realtà. Una corazzata capace di vincere 7 partite consecutive, sette vittorie su 8 giornate, un bilancio impensabile ad inizio stagione. Di seguito le pagelle del match:

NAVARINI, voto 6 -
Gioca una dozzina di minuti, dove non riesce a pungere ma il "PalaBorsani" e coach Ferrari non gli chiedono necessariamente questo. Entra in campo con coraggio ed il suo essere imprevedibile, oltre che rapido, mette in crisi per qualche minuto la difesa ospite. Questa è proprio una di quelle cose che gli vengono chieste. Poi, però contro gente come Raffa e Chessa soffre non poco (-6 di plus/minus). TROTTOLA.

MAIOCCO, voto 5
Statistiche (negative) a parte, ha la sfortuna di essere in campo sempre nei momenti più bui della squadra. Il -13 di plus/minus, nettamente il più basso tra i biancorossi, è pesante e lui comunque non può che esserne - in parte - complice. Prestazione negativa per il capitano. "CAPITANO MIO CAPITANO", TESTA A BIELLA.

FRASSINETI, voto 8

"Il Frasso". Se non esistesse bisognerebbe inventarlo, idolo incontrastato del "PalaBorsani". Una sua tripla, nel legnanese, scalda più di un termosifone. Tanta "garra" ma anche tanta classe. Spara nove triple, segnandone tre pesantissime. Chiude con 7/16 dal campo e 19 punti a referto. Partita di enorme spessore, se dovesse continuare così a Legnano gli dedicheranno una statua. BOMBARDIERE.

PALERMO, voto 5

I tanti falli commessi (5 e panchina anticipata), psicologimente lo buttano a terra. Non riesce a gestire la situazione ed a controllare la sua irruenza, venendo espulso nel finale. Ma dopo essere stato il cecchino di Legnano in questo inzio di stagione, certe cose possiamo anche scusargliele. SERATA DA DIMENTICARE.

MARTINI, voto 7

Coach Ferrari, alla ricerca dell'asso nella manica, si affida a lui nel finale di partita e nei mometi più delicati del match. Il numero tredici ripaga la fiducia del suo allenatore, scendendo in campo come un toro che vede rosso. Da una scossa incredibile a tutta la squadra ed è merito suo se la Europromotion aggangia prima e sorpassa poi la Virtus. Tutto bene quel che finisce bene ma la sua schiacciata sbagliata (che poteva valere il +5 a settanta secondi dalla fine) rischia di compromettere il risultato. Diciamocela tutta, se avesse sbagliato si sarebbe mangiato le mani per una settimana. In ogni caso, CARTA VINCENTE.

IHEDIOHA, voto 6/7

Fa indigestione di falli (4 in meno di 14') e coach Ferrari è costretto a richiamarlo in panchina in avvio di quarto periodo. Poi, però, il comandante della truppa legnanese lo ributta nella mischia, rischiando. Scelta azzeccata perché "Ike" è di parola: il quinto fallo non arriva e, nonostante l'ex Latina fosse condizionato per i falli, riesce comunque a difendere alla grande. I numeri dicono tutto e niente: solo 2 punti in 22' (1/5 al tiro, 0/3 da tre) sono davvero poca roba, peggio ancora le 3 palle perse ed il -3 di valutazione. Ma le statistiche in attacco potrebbero ingannare, la sua difesa è essenziale per la Europromotion: +12 di plus/minus, nessuno come lui, e 6 rimbalzi. SOTTOTRACCIA.

RAIVIO, voto 8

Primo tempo da superstar, come ha ormai da tempo ben abituato la platea biancorossa. Nel primo tempo conferma quanto scritto in precedenza con un avvio strepitoso. Vederlo dribblare la difesa romana è un piacere per gli occhi e vale il prezzo del biglietto. Nei primi venti minuti si carica la squadra sulle spalle, chiudendo con 12 punti all'intervallo, assist e rimbalzi importanti. Poi nel secondo tempo cala e sbaglia qualche tiro di troppo, oltre a prendersi meno responsabilità. Nell'ultimo scorcio di gara sembra patire anche un po' di stanchezza (37' sul parquet) ma alla sirena finale la sua prova è superba: 18 punti (8/12 da due), 9 rimbalzi, 6 falli subiti, 4 assist e 25 di valutazione. Quest'ultimo dato della Legabasket calcola che la sua prestazione è la migliore di Legnano, concordiamo. Altra partita da incorniciare per l'americano nato nelle Fiandre, la seconda in una settimana dopo quella meravigliosa di Siena. SUPERSTAR.

MOSLEY, voto 7.5

Doppia doppia e tutti a casa, 11 punti e 10 rimbalzi (23 di valutazione) contro un osso duro come John Brown. Basterebbe questo ma c'è tanto altro, come la stoppatona su Maresca che accende gli oltre 2.000 di Castellanza, che - a pensarci ancora - mette i brividi anche il giorno dopo. Protagonista anche di una schiacciata che l'hanno sentita anche fino a Roma, per la potenza con cui si abbatte sul ferro. La pantera della Louisiana azzanna il canestro su alley-oop di Raivio, facendo impazzire il meraviglioso pubblico di casa. Giocata spettacolare, però, quanto pericolosa, vista la caduta che per poco non rompeva una lastra di marmo. Ma non Mosley, non lui. IRON MAN.

COACH FERRARI, voto 8

Un solo uomo al comando: Mattia Ferrari, generale della truppa biancorossa. Premiato come allenatore del mese di ottobre, poco prima del match, riesce nell'impresa - perché tale bisogna definirla - di vincere la settima partita consecutiva. Sette meraviglie su otto incontri e portano tutte la sua mano, la sua firma. Vince la partita rischiando, come solo i grandi sanno fare. Mettere in campo Ihedioha a sei minuti dalla fine (con 4 falli a carico) non era una scelta che avrebbero fatto in tanti, così come affidarsi a Martini nel momento più delicato del match. Chapeau. TOP COACH.

Pagelle a cura di Alessandro Palermo