Disastro Tomic, capolavoro Vesely: la Repubblica Ceca elimina la Croazia

Nessun derby di Jugoslavia che fu. Ai quarti di finale vola un’altra indipendenza di fine millennio, ma dal nome Repubblica Ceca. Prestazione autorevole, fisica, straripante a tratti per la squadra di Budinsky. La Croazia è battuta, umiliata, ferita, tradita dal “nulla cosmico” di Ante Tomic e dall’infortunio di inizio secondo tempo occorso a Krunoslav Simon. Per Vesely e Satoransky (doppia doppia condivisa) tutta Lille si alza in piedi. Se Serbia sarà, toccherà ai biancoblù dell’est.

Lontano da Zagabria la Croazia si perde, mentre cinque gare sulla coscienza rendono squadra anche la Repubblice Ceca. Dopo il 13-20 del primo quarto gli uomini di Pavel Budisnky scavano il solco nei secondi 10’, toccando il +20 non solo per il rendimento mostruoso della “premiata ditta” Satoransky-Vesely (7 assist per il primo, 6 rimbalzi per il secondo all’intervallo), ma anche per un ottimo 50% al tiro (7 conclusioni in più dell’avversario) esaltato dagli 11 di Jelineck e i 9 di Auda. La Croazia è nulla o poco più, chiusa nelle giocate di Bogdanovic e Simon (19 in coppia, più del 50% di squadra), altalenante nella gestione di Ukic senza che Draper sia mai davvero riuscito ad ereditare il ruolo cruciale di Lafayette. Parlando di Olimpia Milano, ecco quindi l’apice del fondo croato: caviglia ko e Krunoslav Simon che lascia i compagni ad inizio terzo quarto. 43-65 il parziale che apre agli ultimi 10’ con Vesely sempre a fare il bello e il cattivo tempo (12 e 9 rimbalzi) in un’area pitturata dove Tomic non vede più il campo dopo pochi minuti di mollezza, Saric azzecca il canestro solo a risultato acquisito, e Zoric e Bilan risultano nulli. Hezonja, Stipcevic e Ukic provano a far suonare l’ultima sveglia, ma il 56-69 a 4.30 sarà solo luce di inutile speranza.

CROAZIA-REPUBBLICA CECA 59-80

Croazia Bogdanovic 12, Ukic 10, Hezonja 10

Repubblica Ceca Vesely 20 (13r), Jelineck 13, Schilb 12, Storansky 10 (11a)