Raduljica schiaccia la Finlandia, quarti con la Repubblica Ceca

Con una prestazione da piccolo trotto, ma un rendimento offensivo mostruoso, la Serbia elimina la sorpresa Finlandia e vola nei quarti di finale, dove troverà la Repubblica Ceca e non la tanto attesa Croazia per un derby slavo. Piccolo trotto, perchè gli uomini di Djordjevic non hanno ancora il sacro fuoco costato caro alla Spagna, ma la consapevolezza di un talento che produce il 59% dal campo e il 72% da 2. La Finlandia si affida al contropiede, 20 punti, e a un super Salin nella ripresa, ma non basta.

20’, anzi 27’ abbondanti di grande cuore per una Finlandia che cerca di restare disperatamente attaccata alla partita. La Serbia ha il passo lento dell’arrogante superiorità, cosa che non può piacere a Sasha Djordjevic e che spiega il 48-43 dell’intervallo, figlio sì di un 59% pazzesco al tiro, ma  con ben 8 conclusioni in meno dell’avversario. Salin (9 punti) e Wilson (8) sfruttano il campo aperto e le tante perse degli avversari, ma alla lunga diventa difficile contenere un Raduljica da 15 punti, un Bjelica da 10 (con 6 rimbalzi), e un Teodosic che ne segna 8 con 6 assist. Serve un colpo di coda pesante, cosa che riesce alla Finlandia quando, a 3’ dalla fine del terzo quarto, il risultato dice 61-59. Da lì, nel giro di 8’, ecco il deflagrante 28-11 di parziale che porta all’89-70 a 5’ dalla sirena definitiva, ancora con Bjelica e Raduljica sugli scudi. Gara nel ghiaccio e quarto scritto contro la Repubblica Ceca di Vesely e Satoransky.

SERBIA-FINLANDIA 94-81

Serbia Bjelica 19 (14r), Raduljica 27, Erceg 13 (6r)

Finlandia Salin 26, Wilson 15, Murphy 12 (8r)